Spaghetti quadrati con ovolo buono (Amanita caesarea)


Gli spaghetti quadrati, molto simili agli spaghetti alla chitarra fatti a mano, sono molto indicati (essendo grossi) per essere conditi con sugo di funghi speciali come gli ovoli.
L' Amanita caesarea o volgarmente ovolo buono è un ottimo fungo molto ricercato dal sapore delicato, tenue, ma gradevole.
Per gli antichi romani era considerato "cibo degli dei" molto raro, costoso, quindi riservato ai Cesari, di qui il nome "caesarea".
Il colore della pasta è risultato di un bel giallo oro (come se avessi usato dello zafferano), colorazione rilasciata invece dal fungo stesso; anche il sapore mi ricordava il giallo dell'uovo, ma questa è una mia sensazione molto soggettiva.
La ricetta è fra le più semplici: solo uno spicchio di aglio, olio, poco burro, sale e pepe... niente prezzemolo per non interferire troppo con la delicatezza del sapore dell'ovolo.
Dimenticavo... i funghi non li ho raccolti, questi si confondono facilmente e io non saprei distinguerli dai funghi tossici, per sicurezza mi sono affidata al mio negoziante.

Per 4 persone

380 g di spaghetti quadrati
400 -500 g di ovolo buono
1 cucchiaio di olio extravergine
1 spicchi di aglio
50 g di burro
2 cucchiai di panna o acqua
sale-pepe

Lavate i funghi e togliete la pellicina (con un coltello affilato) all'ovulo del gambo.
Tagliateli a fette grossolanamente.
Cuocete gli spaghetti in acqua salata e nel frattempo prendete una padella larga con un filo di olio, grattugiateci l'aglio e stufatelo brevemente.
Unite i funghi, il burro, salate.
Saltateli in padella, legateli con la panna (se troppo asciutti bagnate con un po' di acqua della pasta).
La cottura degli ovoli dovrà essere breve (meno di dieci minuti), il fungo è speciale anche crudo tagliato sottile.
Quando gli spaghetti saranno cotti al dente, saltateli, regolate di sale e amalgamateli con i funghi.
Servite con una macinata di pepe.




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