Torta frangipane di pere e cacao

Torta di pere

La torta è avvolta in una pasta frolla, il ripieno classico è irresistibile: pere mandorle e cioccolato.
Fatta più volte, consiglio di lasciare il ripieno compatto senza diluirlo affinché le pere rimangano bene in vista nella cottura.
Ho notato che la cottura di questa torta è abbastanza lunga, come sempre dipende molto dal vostro forno ( comunque la prova stecchino non sbaglia mai).
Come pere vanno molto bene le William mature al punto giusto.

Per una tortiera di Ø 24 cm

Pasta frolla:

180 g di farina
70 g di zucchero a velo o fine
100 g di burro
2 tuorli

Lavorate gli ingredienti velocemente sino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Fate riposare la massa in frigorifero coperta.

Per il ripieno

120 g di marzapane
140 g di burro
140 g di zucchero
1 punta di chiodi di garofano in polvere
100 g di farina
100 g di fecola
20 g di cacao in polvere
3 uova
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 scorza di limone grattugiata
sale
3-4 pere William
succo di limone per le pere

Pelate le pere e tagliatele a spicchi.
Irrorate gli spicchi di pera con succo di limone affinché non anneriscano.
Prendete il mixer e frullate le uova con il marzapane.
Lavorate il burro con lo zucchero, unite le uova con il marzapane e la scorza di limone.
Setacciate le farine, il cacao, il lievito e aggiungetele alla massa (se trovate la massa troppo compatta non diluitela... le pere non devono sprofondare troppo).
Foderate la tortiera con la pasta frolla (fino a metà bordo).
Sul fondo mettete qualche pera a tocchi.
Versate la massa di marzapane nella tortiera.
Guarnite con le pere adagiandole senza premere a raggiera una accanto all'altra.
Infornate nel forno preriscaldato a 180° C per 45-50 minuti circa (fate la prova stecchino)

Torta di pere e marzapane



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Un blog senza commenti è come una torta senza zucchero... se ti va puoi addolcirlo con un pensiero, ma poiché sei passato di qui sono contenta lo stesso. Il mio entusiasmo per un buon pasto inizia con il profumo, la vista, il gusto e termina con la sensazione che ottengo come ricompensa della mia fatica.

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