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Laugenbrezel
Il Laugenbrezel nacque come pietanza quaresimale. A me piacciono molto... con il cumino e senza cumino, salati e dolci. Credevo fossero...
Il Laugenbrezel nacque come pietanza quaresimale. A me piacciono molto... con il cumino e senza cumino, salati e dolci. Credevo fossero difficili da fare in casa, invece ho scoperto che per l'immersione, al posto di idrossido di potassio (o potassa caustica), si può usare l'innocuo bicarbonato di sodio.
Provati parecchie volte, ora sono bravissima a chiuderli con il tipico "abbraccio".
Il nome abbraccio, sembra, forse derivi da... forse è meglio raccontarvi una storia:
... Nella panetteria di un convento, un monaco fu incaricato di produrre una pietanza semplice, gustosa e nutriente, ma anche rispettosa del tempo consacrato al digiuno e dotato di una forma che richiamasse un significato religioso.
Il monaco preparò un impasto compatto a base di frumento e di acqua, ma senza sale. Osservando i suoi confratelli che si recavano all'ora di preghiera con le braccia incrociate sul petto, ebbe l'idea di dare al Brezel la forma che tutti conosciamo.
La ricerca del nome fu semplice: poiché nel Medio Evo si parlava latino, la pietanza fu chiamata
bracchium,
che significa pressapoco "
avambraccia incrociate
". Nell'antico alto tedesco la parola diventò
Brezitella
e successivamente si trasformò nell'attuale
Brezel.
Laugenbrezel:
deriva dal tedesco
Lauge,
soluzione salina o caustica.
Questa ricetta l'ho presa da un blog austriaco:
Lisa's Kochfieber
Ingredienti per 8-9 Brezeln
340 g di farina
175 g di acqua
7 g di sale
3 g di lievito di birra
15 g di strutto o burro
Per l'immersione
1 cucchiaio di bicarbonato di sodio
1 l di acqua
La ricetta prevede una lunga lievitazione , ma io sono riuscita a farla più breve:
cominciando il pomeriggio e finendoli a sera. Se avete fretta, basta aumentare la dose del lievito.
Impastate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto solido, tranne il burro.
Aggiungete il burro ammorbidito in precedenza e impastate per altri 5-8 minuti: la massa deve risultare lucida ma non appiccicosa.
Lasciate riposare l'impasto a lungo, al caldo.
Tagliate in pezzi da circa 60 g l'uno e con questi fate dei cilindri lunghi circa 60 cm,... un salsicciotto più grosso al centro e più sottile nelle estremità e dategli la forma tipica di un "abbraccio".
Lasciate lievitare coperto con un panno per circa 10-15 minuti.
Nel frattempo, fate bollire 1 l d'acqua, aggiungete il bicarbonato di sodio: immergete uno alla volta il Brezel, fino a quando verrà a galla; prendetelo con una schiumarola, adagiatelo su un canovaccio per scolarlo meglio, lasciateli raffreddare un attimo, poi adagiateli su una teglia da forno. Cospargete con il sale grosso o semi fino. Io ho usato il fior di sale di Cervia.
Infornate nel forno preriscaldato a 200°C-220°C (dipende dal vostro forno) per 20 minuti circa.
Ultimamente, adotto questo sistema: uso il forno tradizionale per i primi 10 minuti (dipende dalla lunghezza del tempo di cottura) e poi passo a ventilato + tradizionale o solo ventilato... mi sembra che tutto venga meglio.
Cuoceteli fino a quando saranno belli dorati.
Questo video sarà un valido aiuto, un chiaro esempio come va formato esattamente
l'abbraccio
del Brezel:
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Gnocchi di patate viola al burro e salvia
Le patate Vitelotte dal sapore e profumo di castagna oramai le conoscete. Hanno questo bellissimo colore viola (per questo sembra abbi...
Le patate Vitelotte dal sapore e profumo di castagna oramai le conoscete.
Hanno questo bellissimo colore viola (per questo sembra abbiano importanti proprietà nutrizionali) che appaga la vista.
Questa volta ho voluto presentarle con il classico e semplice,ma sempre gradito: burro fuso e salvia.
Per 4 persone
500 g di Patate vitelotte
300 g di patate kennebec polpa bianca
1 uovo
150 - 200 g di farina
Per il condimento
burro
molta salvia
Parmigiano reggiano
Lessate le patate con la buccia.
Pelatele e schiacciatele con l'attrezzo per gnocchi.
Unite alla massa la farina e l'uovo
Lavorate velocemente l'impasto, realizzate dei lunghi cilindri (1cm di diametro) e tagliateli ricavando dei piccoli gnocchetti.
Fate bollire in abbondante acqua gli gnocchi, sono pronti quando vengono a galla.
Prelevateli con una schiumarola, spargete abbondante parmigiano reggiano e versate il burro fuso nella salvia.
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Risotto con mela verde, Gewürztraminer e croccante cialda
La combinazione mela e risotto non è per nulla scontata, ma se perseguite testardamente l'equilibrio di questi sapori così diversi...
La combinazione mela e risotto non è per nulla scontata, ma se perseguite testardamente l'equilibrio di questi sapori così diversi, troverete questo piatto amabile.
Io l'ho preparato diverse volte e sempre in modo diverso. Questa volta posso dire di avere trovato l'armonia che cercavo: ho aggiunto la mela solo negli ultimi 3-4 minuti di cottura, in modo che resti croccante, bagnato con Gewürztraminer (un vino molto aromatico e profumato dell' Alto Adige) il tutto accompagnato da una gustosa cialda di parmigiano reggiano.
Per 4 persone
350 g di riso Carnaroli
40 g di cipolla bianca
1 dl di vino Gewürztraminer
brodo vegetale
40- 50 g di burro
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 dl di succo di mela
1 mela Granny Smith
burro e formaggio per mantecare
sale pepe
Per la guarnizione
4 cialde di parmigiano
spicchi di mela
Tostate a fuoco lento in una casseruola bassa il riso con cipolla e poco burro.
Sfumate con vino bianco Gewürztraminer.
Versate il brodo vegetale bollente fino a ricoprire il riso.
Mescolate ed aggiungete quando necessario il brodo; unite anche il succo di mela ricavato dalla 1/2 mela verde (centrifuga)
A parte stufate la restante cipolla in poco burro, aggiungete 1/2 mela sbucciata e tagliata a cubetti, (tenete qualche spicchio per guarnire i piatti) saltatele e spegnete il fuoco.
Unite la mela al risotto negli ultimi 3-4 minuti di cottura.
Regolate di gusto, togliete il riso dal fuoco, mantecate con burro, olio evo e parmigiano grattugiato.
Preparate e servite il risotto sui piatti e decorate con qualche fetta di mela e cialda di parmigiano.
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Strudel di mele viennese classico
Lo strudel di mele con la pasta sottilissima, chiede un po' di abilità nel chiuderlo. La pasta va tirata molto sottile, assomiglia all...
Lo strudel di mele con la pasta sottilissima, chiede un po' di abilità nel chiuderlo.
La pasta va tirata molto sottile, assomiglia alla pasta fillo, però è molto elastica, tanto che si può tirare con le mani. Vorrei facilitarvi con alcuni accorgimenti e suggerimenti:
le mele consiglio di tagliarle a fettine molto sottili per facilitarne la chiusura: i tocchi di mela grossi potrebbero fare delle gobbe e rompere la sfoglia molto sottile.
Sono solita spennellare, a metà cottura lo strudel con il succo di mela uscito dal ripieno, lasciato riposare qualche ora.
Meglio dividere l'impasto e farne due piccoli, uno alla volta, al posto di uno grande, sarà più facile maneggiarli.
Per chiudere gli strudel, meglio tirarli o stenderli sopra un canovaccio infarinato e poi arrotolare piano.
Per la pasta
180 g di farina
2 cucchiai di olio di semi
100 ml di acqua tiepida
1 cucchiaino di aceto bianco o grappa
30 g di burro sciolto per spennellare
Per il ripieno
4-5 mele medie
4 cucchiai di zucchero
cannella in polvere
uvetta
pinoli
Sbucciate e tagliate finemente in una scodella le mele a fettine, aggiungete gli altri ingredienti e lasciate riposare qualche ora.
Impastate sulla spianatoia o nella planetaria con il gancio per impasti semiduri, la farina con olio, acqua tiepida, l'aceto o la grappa (servirà per rendere più elastica la pasta).
L'impasto lavoratelo a lungo se lo lavorate a mano, deve risultare liscio ed elastico.
Lasciate riposare 30' almeno, coperto.
Riepilogando
Tirate la sfoglia sottile sopra un canovaccio
Spennellate con burro fuso
Cospargete con le mele su tutta la sfoglia
Aiutatevi con il canovaccio per arrotolare lo strudel.
Con il canovaccio lo adagerete sulla teglia.
Aggiustatelo con le mani
Spennellate lo strudel con burro fuso
Infornate a 200°C per circa 30 minuti.
A metà cottura spennellate con succo di mela per renderlo più morbido.
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Reginette con broccolo fiolaro di Creazzo
Il broccolo fiolaro di Creazzo un ortaggio tipico del Vicentino. Ha un gusto diverso dal broccolo comune, più delicato ed è privo di i...
Il broccolo fiolaro di Creazzo
un ortaggio tipico del Vicentino. Ha un gusto diverso dal broccolo comune, più delicato ed è privo di infiorescenze.
Ulteriori notizie sui fiolari le troverete
QUI
.
Il broccolo fiolaro si presta a molte preparazioni, in particolare nelle torte salate e nelle zuppe.
Salsa per la pasta
200 g di broccolo fiolaro di Creazzo
mezza piccola cipolla
1 spicchio di aglio
40 g di burro
3-4 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
Mettete a bollire dell'acqua salata, tuffateci il broccolo pulito e tagliato con la cipolla per 5 minuti.
Scolate e tenete da parte.
In una padella imbiondite leggermente l'aglio con olio evo, buttate 100 g di broccoli tenuti da parte, (l'altra metà, scegliete i più piccoli, lasciateli interi e mescolateli alla fine con la pasta) mescolate e frullateli fino a farne una crema. Se necessario aggiungete un po' di acqua di cottura dei broccoli)
Mettete la crema in un tegame largo, unite il burro, fatelo sciogliere cuocendo qualche minuto (aggiungendo un po' d'acqua di cottura se la crema risultasse troppo asciutta).
Prima di spegnere il fuoco, aggiungete un cucchiaio di parmigiano e fatelo sciogliere.
Fate cuocere la pasta nella stessa acqua dove avete bollito il broccolo.
Saltate la pasta in padella con la crema e i broccoli lasciati interi e aggiungete un po' di parmigiano.
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