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Fusilli di Gragnano con salsa di zucca, porro e radicchio di Treviso
I fusilli lunghi sono un formato di pasta tipica della zona di Gragnano; era indispensabile inventare un condimento altrettanto particol...
I fusilli lunghi sono un formato di pasta tipica della zona di Gragnano; era indispensabile inventare un condimento altrettanto particolare per una pasta fatta a mano e trafilata in bronzo.
Il sapore delicato del porro e il gusto amarognolo del radicchio di Treviso si accompagnano felicemente alla lieve dolcezza della zucca in salsa con pinoli e mandorle.
Ne è scaturito un primo piatto leggero, facile da preparare e scenografico per il colore degli ortaggi e per il formato della pasta.
Ingredienti per 4 persone
350 g di Fusilli di Gragnano lunghi (o reginette)
100 g di zucca
200 g di radicchio di Treviso
100 g di porro (il cuore verde)
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di mandorle
olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di Parmigiano reggiano
sale
Cuocete
qualche minuto la zucca (fatta a pezzetti)al microonde.
Affettate il porro e il radicchio.
Mettete un pochino d'olio in un tegame e fate saltare un attimo i porri e il radicchio, salate e lasciate da parte.
Frullate la zucca con i pinoli, le mandorle, olio, sale e un pochino di acqua se serve.
Nel frattempo cuocete la pasta in acqua salata.
Riscaldate la salsa di zucca, aggiungete un cucchiaio di parmigiano e quando la pasta sarà cotta versatela nel tegame con la salsa, amalgamate e alla fine aggiungete le due verdure.
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Pan pepato (Lebkuchen) [Gingerbread]
Pan pepato in italiano o Lebkuchen in tedesco o Gingerbread in inglese. Sono tre lingue diverse per chiamare il biscottino da appendere al...
Pan pepato in italiano o Lebkuchen in tedesco o Gingerbread in inglese. Sono tre lingue diverse per chiamare il biscottino da appendere all'albero di Natale. Queste decorazioni sono la gioia dei bambini, impazziscono nel voler partecipare a questo rito allegro e creativo; questi dolcetti sono divertenti nelle forme e molto deliziosi se sono decorati con la glassa di zucchero; tutte le ricette hanno in comune l'utilizzo di tante spezie dal forte sapore ... da qui certamente il nome di panpepato.
Le dosi di base importanti della ricetta le ho tratte dal libro "Dolci Dolomiti"(di Gasteiger, Wieser, Bachmann), ho però adattato alle mie esigenze la parte più flessibile che sono le spezie: zenzero fresco grattugiato, cannella, vaniglia e cacao sono gli aromi che ho usato. Volutamente ho estromesso la polvere di chiodi di garofano; spesso trovo questa spezia tanto forte che alla fine prevale sugli altri gusti, in alternativa ho preferito lo zenzero che mi piace da morire... dimezzato il miele ho aggiunto sciroppo di acero molto adatto per questi dolci. Sono molto soddisfatta, bello il colore di questo biscottino natalizio, squisito e fragrante il sapore.
Ingredienti
360 g di farina
140 g di farina integrale
150 g di mandorle grattugiate
200 g di zucchero
100 g di miele
100 g di sciroppo di acacia o acero
2 uova
10 g di bicarbonato
50 g di burro morbido
1 scorza di limon
e
1 cucchiaino di cacao amaro
30 g di zenzero fresco grattugiato
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaio di Rum
2 cucchiai di succo di limone
vaniglia
Mescolate le farine, le mandorle grattugiate e il bicarbonato.
Unite il miele, lo sciroppo di acero, lo zucchero, le uova uno alla volta, il burro sciolto, lo zenzero grattugiato e tutti i restanti aromi... fino ad ottenere un impasto liscio e compatto.
Adagiatelo nella ciotola e fatelo riposare almeno 12 ore al freddo o in frigorifero coperto. Questo gesto serve per consolidare la massa e per facilitare la lavorazione dei biscotti.
Stendete la pasta con uno spessore di 1 cm, ritagliate le forme a piacere, riportatele sulla teglia ricoperta con carta da forno o con il comodo Silpat e cuocetele nel forno a 150°C - 160°C forno ventilato
per 10 minuti
circa.
Decorate i biscotti con la glassa di zucchero.
Per la glassa da decorazione
1 albume
200 g di zucchero a velo
3 cucchiaini di limone circa
Mescolate l'albume, lo zucchero e aggiungete il limone poco alla volta; cercate di ottenere una massa non troppo fluida.
Disegnate i biscotti a piacere utilizzando la Sac à poc
he.
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Tris di gnocchi di patate
Si tratta di un piatto di gnocchi di patate con tre colori e sapori diversi: gnocchi rossi con il radicchio di Treviso, gialli con la ...
Si tratta di un piatto di gnocchi di patate con tre colori e sapori diversi: gnocchi rossi con il radicchio di Treviso, gialli con la zucca e verdi con il tè matcha... due ingredienti autunnali e uno esotico.
Pietanza della tradizione italiana, ma un tantino più raffinato del classico gnocchi di patate con ragù o pomodoro; questo che propongo colpisce per l'appariscenza delle tinte e per la gradevolezza del gusto data dai sapori contrastanti amaro - dolce e neutro. Quasi neutro è anche il burro fuso come condimento, che non copre bensì distingue i sapori delicati.
Come notate ho specificato il tipo di patata da usare, la Kennebec; questa varietà con polpa bianca, molto farinosa, è perfetta per gli gnocchi di patate. Cresce molto bene anche in assenza di acqua, quindi adatta e molto utilizzata nelle coltivazioni in montagna.
Le patate di montagna sono insuperabili per il sapore, ricordo con nostalgia quei piatti non proprio all'altezza come presentazione, ma alquanto profumati, sapori che purtroppo sono andati perduti.
Ingredienti
per 4-5 persone
600 g di patate a pasta bianca
2 tuorli
50 g di parmigiano grattugiato
200 g di radicchio di Treviso
1 cucchiaino di tè verde matcha
100 g di zucca cotta
farina q.b.
sale-pepe
Condimento:
burro fuso
salvia
parmigiano reggiano
Lessate le patate con tutta la buccia.
Pelatele e schiacciatele con l'attrezzo per gnocchi; lasciate raffreddare.
Tagliate fine il radicchio di Treviso e passatelo in padella con poca cipolla e olio, poi frullatelo a poltiglia.
Tagliate a pezzi la zucca e cuocetela fino a quando sarà tenera, poi frullatela.
In una ciotola incorporate con la massa di patate, il parmigiano, il sale e i due tuorli (senza la farina).
Impastate delicatamente (io ho usato la kenwood con la frusta K).
Dividete l'impasto in tre parti che lavorerete separatamente.
Prendete il primo impasto, aggiungete la zucca e impastate con farina q.b. fino a rendere l'impasto sodo e omogeneo.
Prendete il secondo e fate altrettanto incorporando il radicchio di Treviso, la farina.
Prendete il terzo impasto, unite 1 cucchiaino di matcha, la farina e lavorate come sopra.
Realizzate dei lunghi cilindri e tagliateli ricavando dei piccoli gnocchi... infarinate bene.
Fate bollire in abbondante acqua salata, saranno pronti quando verranno a galla.
Condite con abbondante parmigiano, burro fuso e salvia.
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Torta di ananas coperta
Questa ricetta è una variante alla tradizionale torta di mele per l'utilizzo dell'ananas e delle mandorle. Quasi... quasi la pr...
Questa ricetta è una variante alla tradizionale torta di mele per l'utilizzo dell'ananas e delle mandorle. Quasi... quasi la preferisco per la dolcezza del frutto esotico fresco, che rende la torta umida e piacevolmente aromatica; questi dolci migliorano quando hanno il tempo di riposare e sprigionare tutto il loro bouquet.
Se non possedete lo stampo quadrato non importa, potete usarne uno rotondo.
Noterete l'uso di una ben definita pasta frolla: lo strudel è un dolce tipico di tutta l'area austroungarica. L'involucro che avvolge il ripieno di mele e uvetta varia secondo le regioni (nel Nordest) o gli stati (in Europa); in Alto Adige si prepara particolarmente con questa "pasta frolla per strudel".
Per una teglia quadrata di cm 23 di lato
Frolla per strudel
300 g di farina
125 g di burro
145 g di zucchero
75 g di uova (1 uovo+1 tuorlo circa)
1/2 bustina di lievito
scorza di limone
vaniglia
sale
Mescolate velocemente il burro, la farina, lo zucchero e gli aromi.
Unite le uova e lavorate l'impasto fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Lasciate riposare la massa e se non la usate subito, mettetela in frigorifero avvolta nella pellicola trasparente.
Ripieno e guarnizione
1 mela
400 g di ananas fresco
marmellata di ananas e zenzero
uvetta di Corinto
scaglie di mandorle
zucchero a velo
Tagliate le estremità e togliete la scorza all'ananas con un coltello affilato.
Tagliatelo in quarti; pesate 400 g di ananas e tagliatelo a fette e poi a julienne (largo).
Sbucciate la mela e tagliatela a fettine sottilissime.(potete usare un robot per affettare)
Stendete metà dell'impasto nella teglia, spalmate un po' di marmellata di ananas, distribuite le fette sottili di mela, cospargete l'uvetta di Corinto e l'ananas a pezzetti.
Chiudete con l'altra frolla rimasta: misurate bene la grandezza, avvolgetela attorno al mattarello e adagiatela sulle farciture di frutta come una coperta. Aggiustate bene con le mani le imprecisioni.
Cospargete con scaglie di mandorle e una setacciata di zucchero a velo.
Cuocete a 180°C per 40 minuti circa.
Lasciate raffreddare e spolverate di zucchero a velo.
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Spaghetti al sugo di triglia di scoglio
La triglia di scoglio ha carni pregiate, è comune ed uniformemente distribuita nei nostri mari; discretamente digeribile per il contenu...
La triglia di scoglio ha carni pregiate, è comune ed uniformemente distribuita nei nostri mari; discretamente digeribile per il contenuto medio di grassi nelle sue carni; squisita nei brodetti di pesce e nel classico piatto di pesce in umido come le Triglie alla livornese.
Per la delicatezza delle sue carni questo pesciolino rosato di media taglia è adatto, con i filetti che si possono ricavare, a un bel sughino succulento da saltare con gli spaghetti o con un altro tipo di pasta.
Come in tutti i pesci, per ricavare il filetto ci vuole un po' di esperienza, ma se trovate il pescivendolo disposto a farlo per voi, il problema sarà risolto; in questo caso non sarete proprio a cavallo ... non avrete la possibilità di fare il brodetto con gli scarti, che rendono il sugo molto gustoso. Le spine che troverete si possono levare benissimo con una pinzetta, sono piccole ma si vedono e si sentono con le dita.
Per i sughi di pesce consiglio sempre una bella macinata di pepe nero.
Per 4 persone
350 g di spaghetti
500 g di triglie di scoglio
1 mestolo di salsa di pomodoro fatta precedentemente
prezzemolo - timo o dragoncello
1 spicchio di aglio
olio extrav
ergine
pepe - sale
Squamate le triglie, evisceratele e pulitele sotto l'acqua.
Sfilettatele: tagliate la testa e le pinne (che terrete da parte per il fumetto), aprite completamente le triglie con un coltello affilato.
Infilate un dito sotto la spina dorsale e cercate di staccarla dalla carne. Non preoccupatevi se un po' di polpa rimane attaccata, tanto ci fate il brodo.
Con le teste, la spina dorsale, le lische e la coda fate un brodo ristretto con un po' di alloro - cipolla - carota.
Cuocete mezz'ora e fate restringere.
Mettete da parte un filetto a testa per guarnire il piatto.
In un tegame largo mettete l'olio, l'aglio, fatelo appassire qualche minuto, unite il resto delle triglie, aggiungete il pomodoro e il brodo di pesce, cuocete e fate restringere il ragù. Unite le erbe, salate e pepate bene.
In un'altra padella rosolate i filetti di triglia interi con un po' d'olio e lasciateli da parte.
Quando la pasta sarà pronta, unitela al ragù di triglia, amalgamate e irrorate con olio extravergine di oliva.
Disponete gli spaghetti nel piatto con una triglia sopra.
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