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Schiacciata fiorentina
La schiacciata è la versione fiorentina della ciambella o delle pinza in uso nelle altre regioni. Il vero nome di questo dolce,...
La schiacciata è la versione fiorentina della ciambella o delle pinza in uso nelle altre regioni.
Il vero nome di questo dolce, che risale al '700, è "Stiacciata delle Murate".
Leggenda o no, si racconta che fosse "l'ultimo boccone di vita dolce" per i condannati a morte, che dal Carcere delle Murate venivano condotti alla Porta della Croce dove trovavano la morte.
Oggi però i toscani possono vantare di essere stati fra i primi ad abolire la pena di morte lo si deve a Pietro Leopoldo di Toscana, che la eliminò dal Granducato di Toscana nel 1786.
Nella tradizione è anche il dolce tipico di Firenze nel periodo di Carnevale; attualmente per comodità e praticità viene spesso preparato con il lievito normale al posto del lievito di birra, il quale esigerebbe più tempo per la lievitazione. In origine era in uso lo strutto o l'olio al posto del burro... con lo strutto l'ho provata la schiacciata fiorentina, ma per il buon sapore dei dolci, il burro è insostituibile.
Ingredienti 1° lievito:
135 g di farina
40 g di lievito di birra
90 g di latte
Ingredienti 2° impasto
320 g di farina
150 g di zucchero
110 g di burro
3 uova
4 g di sale
1 cucchiaino di cannella
4-5 scorze di arance grattugiate
Per la decorazione
z
ucchero a velo
cacao
maschera di cartone con giglio fiorentino.
Preparate il 1° lievito:
Mescolate gli ingredienti e fate lievitare al caldo fino a quando raddoppierà di volume.
Preparate il 2° impasto:
mescolando tutti gli ingredienti (compreso il primo lievito): lavorate a forte velocità con il gancio della planetaria, fino ad ottenere una massa liscia fate lievitare 2 ore.
Stendete l'impasto su una teglia rettangolare di cm 20 x 30
; lasciate lievitare ancora...
Cuocete a 200 - 210°C circa per 20 - 25 minuti circa.
Raffreddate, spolverizzate con zucchero e con il cacao formate un giglio fiorentino.
È molto buona accompagnata con crema pasticcera, crema chantilly o con crema di arancio.
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Castagnette con glassa all' arancia
Vado matta per tutti i dolcetti pugliesi avendoli assaggiati, tanto tempo fa, durante le vacanze in campeggio. Quando il tempo era brutt...
Vado matta per tutti i dolcetti pugliesi avendoli assaggiati, tanto tempo fa, durante le vacanze in campeggio. Quando il tempo era brutto ci consolavamo con un vassoio pieno di pasticcini mandorlati e caramellati ... che buoni!
È carnevale, i dolci che vanno per la maggiore sono frittelle e frappe o chiacchiere che non tutti possono mangiare; per questo mi sono ricordata della bontà e della semplicità di questi bocconcini pugliesi cotti al forno, imparati dall'amica Bibi su Cucinainsimpatia (Il blog è stato chiuso).
Ve li propongo con un' irresistibile glassa all'arancio, internamente aromatizzati con accostamenti molto attraenti
:
cannella macinata al momento e cacao.
A proposito si chiameranno... castagnette o... castagnole?
Ingredienti
200 g di farina
60 g di zucchero
15 g di cannella intera (macinata al momento)
1 uovo
40 g di olio
4 g di ammoniaca
1 cucchiaino di cacao in polvere
Per avere poco odore di ammoniaca in casa, mescolatela con pochissimo latte.
Macinate la cannella al momento, è importante per avere un aroma più fresco.
Mescolate la farina con la cannella, e il cacao.
Incorporate tutti gli ingredienti, se necessario aggiungete qualche cucchiaio di latte.
È importante lavorare a lungo l'impasto, in modo che risulti morbido ed elastico.
Fate dei cilindri e tagliateli a tocchi, poneteli sulla teglia da forno e infornate a 160°C ventilato per circa 10 minuti. Questo è il tempo e il calore che normalmente uso per cuocere i biscotti.
Lasciateli raffreddare e immergeteli con una pinza nella glassa all'arancia.
Per la glassa all'arancia
1 albume
120 g di zucchero a velo
1 cucchiaio di Aurum (liquore all'arancia)
qualche goccia di succo di arancia
Le proporzioni della glassa sono di 1 : 4
Peso di 1 di albume x 4 peso dello zucchero a velo).
Montate l' albume, aggiungete lo zucchero a velo, il liquore e il succo d'arancia.
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Cupolette di semolino
Questa ricetta si ispira ai classici gnocchi alla romana. Un'alternativa semplificata per renderli più leggeri e morbidi: ho usato ...
Questa ricetta si ispira ai classici gnocchi alla romana. Un'alternativa semplificata per renderli più leggeri e morbidi: ho usato meno semolino e senza uova.
Il formaggio parmigiano e la noce moscata, una spezia che mi piace tanto, no non poteva mancare.
Vi garantisco che non si sfaldano senza le uova, basta avere l'accortezza di mescolare qualche minuto per fare addensare e cuocere leggermente il semolino.
Gli ingredienti sono per 3-4 persone, ma se vi piacciono i piatti abbondanti, raddoppiate la dose; peraltro nella ricetta c'è molto latte, quindi sostanziosa, idea brillante per consumare il latte prima che scada!
Ingredienti per 3 persone
100 g di semolino
1/2 l di latte
sale
noce moscata
3 cucchiai di parmigiano
1 noce di burro
Scaldate il latte, tenete il pentolino sul fuoco, salate, aggiungete il semolino a pioggia, mescolate velocemente con una frusta.
Frustate fino a quando si addensa e continuate a mescolare con un mestolo di legno per circa 5 minuti come fosse una polentina.
Spegnete il fuoco, aggiungete poco burro, 2 cucchiai di parmigiano, noce moscata e amalgamate.
Prendete una pirofila imburrata da forno, dove adagerete gli gnocchi, e con un mestolo piccolo da ragù o un grande cucchiaio, fate delle cupoline: immergete il mestolo nell'acqua tiepida e fate gli gnocchi uno vicino all'altro.
Spennellate con burro sciolto, spolverizzate con parmigiano e infornate a 200°C con forno ventilato + statico fino a doratura.
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Cappelletti al profumo di rosmarino con passata di ceci
La scelta del rosmarino non è casuale, i ceci li associo sempre al profumo di questa pianta aromatica, trovo questo abbinamento partico...
La scelta del rosmarino non è casuale, i ceci li associo sempre al profumo di questa pianta aromatica, trovo questo abbinamento particolarmente appetitoso.
La zuppa di legumi fa sempre piacere per il sapore e per la ricchezza di proteine vegetali che contiene.
Questa volta cappelletti non in brodo, ma con una passatina di ceci, ripieni di magro e profumati con un bel trito di rosmarino.
Sentirete il buon profumo e la fragranza che si propaga per tutta la casa ...
Per la passata di ceci
200 g di ceci
1 spicchio di aglio
1 scalogno piccolo
1 rametto di rosmarino
olio extravergine di oliva
sale e pepe
1 l di acqua
Mettete in ammollo i ceci per qualche ora.
Cuocete i ceci con gli ingredienti senza il rametto di rosmarino (io li ho cotti mezz'ora nella pentola a pressione).
Frullate la minestra di ceci e aggiustate di sale e olio.
Cappelletti per 4 persone
100 g di farina
1 uovo
Fate la sfoglia, tiratela sottile e tagliatela a quadratini.
Ponete il ripieno in mezzo, piegate a triangolo poi unite i due lembi opposti.
Per il ripieno
80 g di ricotta
fogliette di rosmarino tritate
1 cucchiaio di formaggio
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
sale
Tritate il rosmarino con la mezzaluna.
Mescolate la ricotta, un pizzico di sale, 1 cucchiaio di formaggio parmigiano, l'olio e il rosmarino.
Ponete in frigorifero.
Finitura
Fate bollire il passato di ceci, aggiungete il rametto di rosmarino tutto intero. Lasciate insaporire, quindi toglietelo.
Unite i cappelletti, fate bollire 2 minuti, spegnete il fuoco.
Servite caldo con qualche cima di rosmarino e se avete piacere con strisce di speck fritte nell'olio.
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Torta della nonna al profumo d' arancia
L'aspetto della torta della nonna è molto casereccio, ma non manca di eleganza, non so però, se le nostre nonne preparavano davvero q...
L'aspetto della torta della nonna è molto casereccio, ma non manca di eleganza, non so però, se le nostre nonne preparavano davvero questo dolce.
La crostata è squisita, delicata, semplice da preparare: due dischi di pasta frolla farcita con crema pasticcera alla vaniglia e guarnita con pinoli e zucchero a velo .
Questa volta, tanto per cambiare, l'ho preparata con la crema al profumo d'arancia che ricavo, come sempre, grattugiando le scorze d'arancia non trattate prima di fare la spremuta; poi le pongo nel frigorifero mescolate allo zucchero.
Questo metodo è favoloso per profumare i dolci, qualche volta mescolo assieme anche l'ottima scorza di limone (sempre non trattato) e quando è necessario attingo a questo zucchero aromatizzato.
Per uno stampo di Ø 24 cm
330 g di farina bianca
125 g di burro
100 g di zucchero
1 uovo
1 tuorlo
scorza di limone
1/2 bustina di lievito
1 cucchiaio di Rum
2 cucchiai di latte
sale
Fate a pezzettini il burro, amalgamatelo con la farina, (sabbia
t
e)e unite lo zucchero, le uova, la scorza di limone e il resto degli ingredienti.
Formate una massa omogenea e mettetela in frigo avvolta in una pellicola per almeno un'ora.
Crema pasticcera al profumo d'arancia
3 tuorli
100 g di zucchero
5 scorze di arance grattugiate
50 g di farina
1/2 litro di latte
Scaldate il latte.
Sbattete bene i tuorli d'uovo con lo zucchero fino ad ottenere una crema chiara e spumosa.
Aggiungete la farina e mescolando il latte caldo... sbattete con una frusta e rimettete la crema sul fuoco al minimo o a bagnomaria
;
mescol
ate
bene e fate addensare.
Per guarnire pinoli e zucchero a velo
Riprendete la pasta frolla dividetela: il primo disco leggermente più grande per poter foderare anche i lati, il secondo disco della grandezza della tortiera.
Adagiate il primo disco nella tortiera imburrata e infarinata, foderate anche il bordo alto 3 cm circa
.
Versate la crema pasticcera all'arancia nella tortiera, livellate bene e con l'aiuto del mattarello adagiate il secondo disco sopra la crema, aggiustatela sigillando bene il bordo
Bucate il disco superiore con i rebbi della forchetta.
Guarnite la torta cospargendola di pinoli e infornate a 180 C° circa per 35- 40 minuti.
Lasciate raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo.
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