Strudel di mele con pasta di Maurizio Santin



Per la semplicità, per la leggerezza, quest'impasto mi ha ricordato molto lo strudel di mia madre.
Ho molte ricette di strudel, tutte diverse: con più burro, con meno burro, con olio, classica, con sfoglia molto sottile e per questo abbastanza difficile da tirare...
Provate tante, ma questa però l'ho trovata facile, veloce e buona.
Però il mio ripieno è sempre lo stesso: preparo le mele la sera prima con zucchero, cannella, uvetta e pinoli in modo di espellere il succo di mela eccedente, altrimenti nella cottura uscirà allagandolo.
Per ovviare a questo inconveniente, di solito, viene suggerito di mettere pangrattato o biscotti, ma a me non piace: il succo di mela mi è utilissimo per spennellare gli strudel a metà cottura.

Pasta strudel di Maurizio Santin

250 g di farina
50 g di burro
20 g di zucchero
1 uovo
acqua tiepida q.b. (5-6 cucchiai da tavola circa)
1 pizzico di sale

Per il ripieno

800 g di mele Golden
80 g di zucchero
60 g di uvetta
20 g di pinoli
½ cucchiaino di cannella in polvere

Sbucciate e tagliate le mele a pezzettini in una ciotola.
Aggiungete l'uvetta, i pinoli, la cannella, lo zucchero, mescolate e mettete da parte coprendo la ciotola.

Setacciate la farina sopra il piano di lavoro e formate una fontana; mettete il sale al centro.
A parte mescolate l'uovo con lo zucchero.
Sciogliete il burro a bagnomaria (ho usato il microonde).
Versate l'uovo con lo zucchero al centro della fontana, unite il burro fuso e cominciate a lavorare con le mani;
Poco alla volta aggiungete l'acqua tiepida fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico (circa 5-6 cucchiai da tavola).
Avvolgete la pasta così ottenuta nella pellicola alimentare e lasciate riposare per 20 minuti (io ho coperto l'impasto con una scodella).

Sistemate sul piano di lavoro un telo da cucina leggermente infarinato e posizionatevi la pasta;
Stendetela con un mattarello fino allo spessore di 3 mm, quindi procedete stendendo l'impasto a mano tirando delicatamente dal centro verso l'esterno con il dorso delle mani.

La pasta sarà pronta quando trasparirà la luce; non spaventatevi per la presenza di eventuali buchi o irregolarità: lo strudel, una volta farcito, verrà arrotolato più volte e il ripieno non potrà fuoriuscire.
Personalmente come vedete dalle foto e dal video, preferisco non arrotolarlo più volte, ma avvolgere il ripieno lasciando la pasta tutta all'esterno.

Per facilitarmi non faccio mai uno strudel grande, che diventerebbe difficile da gestire, ma due piccoli che cuocerò insieme su di un'unica teglia.


1 commento

  1. Il tuo strudel mi ricorda quello che preparava mia madre durante le vacanze di Natale, l'unica differenza è che lei aggiungeva del cacao amaro.

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