Fave dei morti

Fave dei morti

Le fave dei morti nella mia memoria hanno sempre il gusto di anice. Erano i biscotti che i nonni ci facevano trovare per le feste dei Santi e per la commemorazione dei morti; piacevano tanto ai bambini anche per il loro aspetto colorato: rosato, giallognolo e bianco.
Questi biscotti non hanno ne burro né uova, eppure sono tanto buoni e anche teneri se avrete l'accortezza di fare l' impasto non troppo duro.
Dopo tante prove ho riprodotto quei sapori ma senza coloranti e per dare almeno un colore bianco naturale, li ho rotolati nello zucchero a velo.
L'origine di questi biscotti è molto antica. Il loro nome "fave dei morti" probabilmente deriva dalle fave vegetali che venivano consumate in occasione dei funerali e poi sostituite nei secoli con dolcetti rotondi.

Ingredienti

500 g di farina
250 g di zucchero
150 g di mandorle tritate
30 g di miele fluido
5 g di semi di anice
scorza di limone o arancio
6 g di cremor tartaro
4 g di bicarbonato
1 pizzico di bicarbonato di ammonio
acqua o latte q.b.
sale
zucchero a velo

Fate sciogliere a fuoco dolce, lo zucchero con qualche cucchiaio d'acqua; lo sciroppo è detto a "filo"sui 105 gradi C; quindi toglietelo dal fuoco e aggiungete le mandorle tritate, la scorzetta di limone, i semi di anice e il miele.
Mescolate bene il composto.
Disponete la farina nella planetaria, unite il composto di zucchero precedentemente lavorato, aggiungete il bicarbonato, il cremor tartaro e l'ammoniaca per dolci.
Azionate la pala e amalgamate con acqua fino ad ottenere un impasto sostenuto ma morbido.
Formate delle palline schiacciate, disponetele su una teglia foderata con carta da forno e cuocetele a 150°C per 10 minuti circa.
Staccate le fave dalla teglia, fatele raffreddare e rotolatele nello zucchero a velo.

Biscotti "fave dei morti"

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