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Biscotti all' anice
Questi biscottini dal sapore deciso di anice, sono fra i più semplici da preparare in casa. Lo spunto e la ricetta (salvo alcune correzi...
Questi biscottini dal sapore deciso di anice, sono fra i più semplici da preparare in casa. Lo spunto e la ricetta (salvo alcune correzioni per le mie esigenze
*
), me l'ha suggerita l'amica Pat del blog:
Perfortunaarrivaildolce
L'anice sembra fatto apposta per i biscotti, possono risultare bene o male, ma il gusto gradevole è sempre assicurato.
Mi ricordano molto, la bontà delle "fave dei morti" dal sapore di anice e dolcissimi... così semplici e leggeri.
*
La ricetta di Pat prevede meno zucchero e la farina auto lievitante.
Io ho aumentato la dose dello zucchero, (volevo avvicinarmi nel sapore alle fave dei morti) aggiunto ½ bustina di lievito e invece della buccia di limone, 1 cucchiaio di semi di anice.
Ingredienti
400 g di farina
200 g di zucchero semolato
50 g di liquore all’anice
30 g strutto a temperatura ambiente
2 uova intere
1 cucchiaio di semi di anice
½ bustina di lievito
1 pizzico di sale
Mescolate la farina e lo zucchero, aggiungete tutti gli altri ingredienti lasciando il liquore alla fine.
Amalgamate bene fino ad ottenere una massa liscia e morbida, coprite e lasciate riposare 30 minuti.
Fate delle palline con le mani, oppure raccoglietele con l' aggeggio per il gelato, adagiatele sulla teglia e cuocete i biscotti con forno ventilato a 160°C per 10 minuti.
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Strudel di mele con farina di avena
Il migliore strudel è sempre il classico: mele, uvetta, pinoli e cannella, ma io sono curiosa... vado sempre alla ricerca di nuove alch...
Il migliore strudel è sempre il classico: mele, uvetta, pinoli e cannella, ma io sono curiosa... vado sempre alla ricerca di nuove alchimie.
È la prima volta che uso la farina di avena, per sicurezza ho preferito mescolarla con farina di frumento... temevo qualche strappo nella pasta, che poi c'è stato, ma per fortuna senza conseguenze.
Come ripieno ci sono sempre le mele, ma al posto dell'uvetta ho optato per le prugne secche a pezzetti (quelle senza nocciolo sono più morbide) e pezzetti anche di cocco, ma se non lo trovate avete la possibilità di sostituirlo con le mandorle.
Per l'impasto di 2 strudel
150 g di farina di avena
150 g di farina di frumento
80 g di burro fuso
2 tuorli piccoli
100 ml di vino bianco
1 pizzico di sale di Maldon
Per il ripieno
1 Kg di mele
100 g di prugne secche snocciolate
pezzi di cocco disidratato a fette o snack
½ cucchiaino di cannella
3 cucchiai di zucchero
Sbucciate e tagliate le mele a pezzettini in una ciotola.
Aggiungete e mescolate le prugne secche a pezzetti, il cocco, la cannella e lo zucchero.
Mescolate le due farine e il sale.
Impastate gli ingredienti su una superficie di lavoro fino ad ottenere una pasta morbida e liscia.
Lasciate riposare la pasta 30 minuti, coprite con una ciotola.
Tagliate l'impasto in due. Tirate la prima sfoglia rettangolare, distribuite nel mezzo le mele e chiudete lo strudel stando attenti a non romperlo.
Adagiatelo sulla teglia e procedete con il secondo strudel.
Infornate a 200°C fino a quando sarà dorato.
Video, come chiudere lo strudel
:
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Pagnotta della Val Pusteria (Pustertaler Bauernbreatln)
Trovare la Trigonella caerulea (L.) (che non è il fieno greco) non è affatto facile, ma se giungete in Alto Adige, chiedete a qualche ...
Trovare la
Trigonella caerulea (L.)
(che non è il fieno greco) non è affatto facile, ma se giungete in Alto Adige, chiedete a qualche negoziante di spezie, capirà immediatamente cosa cercate e non sarà difficile acquistare questa singolare spezia per fare il pane.
Io ho il mio bel barattolino comprato proprio nel Sudtirol e quindi sono molto interessata alle ricette di pane tirolese insaporito con la trigonella. La ricetta di questa pagnotta l'ho trovata sul libro
"Dolci Dolomiti"
di Gasteiger-Wieser-Bachmann.
Per i contadini dell'Alto Adige, il pane era un alimento fondamentale per sopravvivere nei famosi "masi chiusi" queste abitazioni agricole o fattorie, erano spesso sparpagliate in montagna, isolate.
Il pane doveva durare nel tempo e per questo scopo la farina di segale era perfetta.
Questo è forse anche il motivo di tanta abbondanza di pani rustici: il Vinschger Paarl (copia di pagnotte venostane), Il Laugenbrezel, lo Schüttelbrot, pane contadino schiacciato, sottile e croccante, apprezzato per essere piacevolmente sgranocchiato e il nostro Pusterer Breatl
La panificazione veniva arricchita con varie farine, con farro, senz'altro l'uso della pasta madre o acida e con le spezie: caratteristica la trigonella per il suo sapore deciso, il suo profumo ricorda l'odore del fieno. Poi ci sono i carvi,
il
cumino
,
il finocchio e
il coriandolo ecc.
Per circa 4 pagnotte o 2 grandi
400 g d'acqua tiepida
200 g di pasta madre
10 g di lievito di birra
150 g di farina
200 g di farina integrale di segale
350 g di farina di segale
*
2 cucchiaino di trigonella
15 g di sale
1 cucchiaino di coriandolo tritato
1 cucchiaio di semi di finocchio
1 cucchiaio di cumino
Riscaldate l'acqua e unitela alla pasta madre e al lievito.
Impastate in una ciotola con l'impastatrice, le farine, il composto della pasta madre, la trigonella, il sale, il coriandolo, i semi di finocchio e il cumino.
Impastate bene fino ad ottenere l'incordatura.
Lasciate lievitare coperto.
Lavorate ancora la pasta, formate le pagnotte, appiattitele leggermente, appoggiatele sulla teglia, cospargetele di farina.
Fate lievitare bene.
Spennellate con acqua tiepida.
Ponete una bacinella di acqua sul fondo del forno.
Preriscaldate il forno e cuocete a 180°C - 200°C per circa mezz'ora.
*
non avendo trovato la farina di segale normale, ma solo la farina integrale, ho usato la farina con multicereali.
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Biscotti all' arancia
Questi favolosi biscottini hanno delle rimembranze con i baklava greci; non certamente per l'impasto, ma nel ripieno e nella glas...
Questi favolosi biscottini hanno delle rimembranze con i baklava greci; non certamente per l'impasto, ma nel ripieno e nella glassatura, eseguita quando sono ancora caldi.
Sono dolcissimi, friabili che si sciolgono in bocca, delle vere leccornie.
Per la frolla
380 g di farina
125 g di zucchero
1 uovo piccolo
220 g di burro
Per il ripieno
200 g di mandorle e noci
2 arance, succo e buccia grattugiata
70 g di zucchero
3-4 cucchiai di Aurum
Per la glassa
scorza di 2 arance a striscioline sottili
250 g di zucchero a velo
1 albume
succo d'arancia q.b.
Impastate la frolla mescolando burro, uova, zucchero e farina.
Lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Lasciate l'impasto a riposo, coperto per circa 1 ora.
Grattugiate le mandorle e le noci grossolanamente.
Mescolate le mandorle con le buccia grattugiata delle arance
e lo zucchero.
Unite 10 cucchiai circa di succo di arancia e il liquore Aurum.
Preparate la glassa, setacciate lo zucchero a velo e mescolatelo all'albume sbattuto, unite un pochino di succo d' arancia per ottenere una glassa spalmabile.
Aggiungete le striscioline delle arance.
Dividete l'impasto in 2 porzioni.
Stendete con il mattarello la prima porzione, adagiatela in una teglia rettangolare con il fondo coperto dalla carta da forno.
Spalmate il ripieno sulla sfoglia.
Stendete la 2 porzione e coprite la teglia; aiutatevi avvolgendola sopra il mattarello.
Cuocete nel forno preriscaldato a 200° C per 20- 30 minuti circa. Lasciate raffreddare un pochino, tagliate la sfoglia, con un coltello affilato, a rombi o a quadratini, quindi spalmate la glassa all'arancia sopra i biscottini ancora caldi.
Lasciate raffreddare e asciugare.
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Maccheroni alla chitarra con cipollotti freschi
A prima vista, questo misterioso strumento per fare i tradizionali maccheroni abruzzesi, sembra davvero una chitarra... ha le corde meta...
A prima vista, questo misterioso strumento per fare i tradizionali maccheroni abruzzesi, sembra davvero una chitarra... ha le corde metalliche, le chiavi per tirarle, direi uno strumento molto ingegnoso e per niente difficile da usare. Sotto le corde esiste un ripiano un poco reclinato che, spolverizzato con poca farina, accoglie i maccheroni quando cadono premuti dal mattarello.
Maccheroni per 4 persone
380 g di grano duro
1 uovo
acqua tiepida q.b.
Io ho usato l'impastatrice, ma si possono fare anche a mano disponendo una fontana con la farina...
Mettete la farina di grano duro nell' impastatrice, aggiungete un uovo e acqua tiepida in quantità sufficiente per ottenere un impasto liscio e omogeneo. Lasciate riposare 30 minuti.
Stendete la pasta con il mattarello, poco per volta, in sfoglie dello spessore di 3 millimetri.
Dividete in strisce della dimensione della chitarra e infarinate.
Adagiate la striscia sulla chitarra, passate sopra il mattarello premendo bene in modo di fare cadere i "maccheroni" sul piano sottostante. (per facilitare la caduta della pasta, ho scoperto di passare il mattarello, prima rotolandolo e poi passando più volte con il mattarello tenendolo fermo).
Sugo di cipollotti freschi
2 cipollotti
½ spicchio di aglio
olio extravergine di oliva
scaglie di pecorino
pepe
Tagliate i cipollotti a listarelle in lunghezza; dividete la parte bianca da quella verde.
Scaldate un tegame con olio di oliva, grattugiate il mezzo spicchio di aglio e passatelo leggermente.
Aggiungete i cipollotti bianchi, cuoceteli qualche minuto e spegnete.
Buttate i maccheroni in acqua bollente salata e quando verranno a galla, scolateli e fateli saltare nel sugo di cipollotti.
Aggiung
ete i cipollotti verdi, mescolate e servite con scaglie di pecorino e pepe.
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