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Crostoli, frappe o chiacchiere
Di tutti i dolci di carnevale: frappe, chiacchiere, i crostoli sono i miei preferiti... perché sono fra i più leggeri (assorbono meno o...
Di tutti i dolci di carnevale:
frappe, chiacchiere,
i crostoli
sono i miei preferiti... perché sono fra i più leggeri (assorbono meno olio)... perché sono belli friabili, scroccano in bocca, sono facili da preparare anche per me che faccio a pugni con il fritto e però durante il carnevale una piccola trasgressione me la concedo.
Su Wikipedia ho trovato con quanti nomi locali e regionali distinguiamo i dolci di carnevale; ingredienti e forme tutte diverse, ma tutti finiscono nella golosissima frittura:
bugie - cenci - strufoli o melatelli (se con miele) - chiacchiere - cioffe - cróstoli - fiocchetti - frappe - galàni - gale - gasse - guanti - gròstoi - ntrigoni – lattughe - maraviglias - galarane - saltasù - sfrappe - sfrappo - lesprelle - risòle - nacatole ... e ancora stracci - lasagne - pampuglie - manzole - garrulitas.
Ingredienti
250 g di farina
25 g di zucchero
30 g di burro
1 uovo
succo di m
ezza arancia o egual misura vino bianco
15 g di Grand Marnier liquore
una puntina di cremor tartaro
sale
olio di arachide per friggere
Zucchero a velo per spolverare
Versate la farina sulla spianatoia, fate un buco nel mezzo e versatevi l'uovo, il burro fuso, lo zucchero, il succo d'arancia o il vino bianco, il liquore, un pizzico di sale e il cremor tartaro.
Amalgamate sino a ottenere un composto omogeneo.
Formate una palla, avvolgetela con la pellicola trasparente e lasciatela riposare per circa 1 ora.
Stendete una sfoglia sottile con il mattarello (io ho usato la macchina per la pasta fino al 5°dente) e ritagliatela con la rotella dentata dando la forma che preferite; io ho ritagliato dei rombi... fate pure un taglietto nel mezzo in modo che non si gonfino a palla.
Scaldate l'olio in una padella con il bordo alto (se avete il termometro per alimenti 160 -170° C circa).
Quando saranno appena dorati, togliete i crostoli con una schiumarola e spolverizzateli con zucchero a velo.
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Frittelle olandesi di Giovanni Pina
Se posso evito le fritture, ahimè la frittura mi è indigesta ... posso mangiarne pochissima, he'he'he'... cercate di capirmi...
Se posso evito le fritture, ahimè la frittura mi è indigesta ... posso mangiarne pochissima, he'he'he'... cercate di capirmi, le cuoche si sa preparano ciò che piace a loro!
Ma queste frittelle mi sembravano diverse per mancanza di uova ed ero entusiasta per il ripieno di mele e uvetta visto che andavo cercando la ricetta delle frittelle di mele.
Con le frittelle olandesi di Giovanni Pina, famoso pasticcere, potevo fidarmi della bontà della ricetta, giusta per il carnevale e per me che desideravo le mele... un buon compromesso.
Facilissime da preparare e buone.
Un consiglio: meglio friggerne poche alla volta, altrimenti l'olio subirà un brusco calo di temperatura e le frittelle si impregneranno facilmente di olio.
Ingredienti
300 g di mele Golden
100 g di uvetta
mezza scorza grattugiata di limone
300 g di farina
20 g di lievito di birra
250 g di latte
25 g di zucchero
olio per friggere
2 g di sale
Sbucciate, private del torsolo e tagliate le mele a pezzetti, aggiungete l'uvetta e la scorza di limone (io ho messo anche quella d'arancio).
Versate in un'altra ciotola la farina setacciata, il lievito di birra sbriciolato, mescolate e incorporate poco alla volta il latte con continuità.
Aggiungete lo zucchero e il sale; amalgamate bene la massa fino ad ottenere un composto liscio e elastico.
Unite al composto l'uvetta e le mele e mescolate.
Lasciate lievitare l'impasto coperto da un canovaccio per un'ora circa a temperatura ambiente (questi impasti li metto sempre nel forno con la lampadina accesa).
Scaldate bene l'olio fino a raggiungere 170°C circa.
Con l'aiuto di due cucchiai date una forma sferica alle frittelle.
Friggetele fino a quando assumeranno un aspetto dorato.
Togliete le frittelle con una schiumarola, fate assorbire l'olio adagiandole sulla carta assorbente e lasciate intiepidire.
Servitele e cospargetele con abbondante zucchero semolato
.
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Lasagne al radicchio di Treviso e Provolone gustoso
Considero le lasagne fatte in casa fra i miei cibi preferiti. Mi piacciono perché, oltre alla bontà, si prestano a molti condimenti alt...
Considero le lasagne fatte in casa fra i miei cibi preferiti. Mi piacciono perché, oltre alla bontà, si prestano a molti condimenti alternativi, dal classico ragù, ai funghi, alle verdure, ai formaggi:
Si accostano succulenti sapori alla fragranza della sfoglia fatta a mano... ricchi ingredienti che spesso costituiscono un piatto unico.
Per questo piatto ho scelto una verdura di stagione croccante come il radicchio di Treviso, tassativamente tardivo, preferito per il suo retrogusto amaro ed abbinato ad un formaggio saporito e dolce come il provolone.
Ingredienti 6-8 persone (teglia rettangolare 20 x 30 cm)
Per la pasta fresca
200 g di farina
2 uova
Impastate la farina con le uova e fate riposare 30 minuti coperto.
Tirate la pasta e tagliatela a lasagna; spolverizzate con farina in modo che non attacchino fra loro.
Per il ripieno
3 cespi di radicchio di Treviso (600 g circa)
olio extravergine di oliva
mezzo spicchio di aglio
sale - pepe
Lavate e tagliate a striscioline il radicchio rosso.
Scaldate l'olio in un tegame, grattugiate il mezzo spicchio di aglio, lasciate appassire senza rosolare e aggiungete il radicchio ben scolato.
Stufate e saltate a fuoco vivo il radicchio qualche minuto, salatelo e pepatelo.
Per la salsa besciamella
30 g di burro
30 g di farina
500 g di latte
noce moscata
sale
Abbiamo bisogno di una salsa non troppo densa: in un pentolino lasciate fondere il burro a fuoco moderato; unite la farina mescolando con la frusta.
Versate il latte freddo tutto in una volta continuando a sbattere con una frusta in modo che non si formino grumi, tenete al minimo la fiamma. Se dovessero formarsi grumi, togliete il pentolino dal fuoco e frustate con energia. Rimettete sul fuoco, sempre piano al minimo, continuando a mescolare energicamente fino al bollore.
Salate e grattugiate la noce moscata, amalgamate e mettete da parte.
Altri ingredienti:
Parmigiano Reggiano
salsa di pomodoro
200 g Provolone gustoso a dadini
Cuocete le lasagne in abbondante acqua salata un minuto;
mettete il tegame sotto l'acqua fredda e cominciate a fare gli strati: copri il fondo della teglia con un po' di besciamella, metti uno strato di lasagne, spargi un po' di radicchio (scolato se ha troppa acqua), il formaggio Provolone a dadini , poca besciamella qua e là, e spolvera con poco Parmigiano... continuate fino a tre strati. Nell'ultimo strato coprite con la besciamella avanzata, distribuite a macchia un po' di salsa di pomodoro.
Passate la teglia nel forno a 200°C per 20 minuti circa, fino a quando sarà gratinato o dorato in superficie.
Prima di servire lasciate riposare la lasagna 5 minuti, in modo che si compatti per poter fare le porzioni facilmente.
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I biscotti della nonna
Ricetta di famiglia tramandata dalla nonna. Pochi erano i dolci fatti in casa, ma sicuri e certificati; si passava dai biscotti come q...
Ricetta di famiglia tramandata dalla nonna. Pochi erano i dolci fatti in casa, ma sicuri e certificati; si passava dai biscotti come questi , allo strudel di mele, dalla crostata di marmellata alle frittelle per carnevale. Le nonne non possedevano però la bilancia, quindi gli ingredienti erano sempre "ad occhio", ma la ricetta dei biscotti, per fortuna, mi è stata consegnata con gli ingredienti precisi.
Biscotti molto fragranti, sanno di genuino, di fatto in casa, rustici e naturali, perché fatti con semplici ingredienti che si hanno generalmente in dispensa.
La fragranza è data dal bicarbonato di ammonio (o ammoniaca per dolci) che procurerà un po' di odore... (fate finta di niente e aprite le finestre), ma che evaporerà nella cottura e che non sentirete nel gusto dei biscotti.
Sono l'ideale per coinvolgere i bambini in cucina, perché la preparazione è facile, creativa se usate stampini diversi, e il risultato è immediato e poi ai bambini questi biscotti piacciono sempre molto proprio per la loro semplicità e per il profumo dato dalle scorze degli agrumi.
Ottimi serviti con tè o caffè, vin brulé o gustati semplicemente come spuntino durante la giornata... irresistibili "pucciati" nel latte!
Ingredienti
500 g di farina 0
150 g di zucchero fine (o a velo)
100 g di burro
2 uova
15 g di ammoniaca per dolci
scorza grattugiata d'arancia
scorza grattugiata di limone
sale
vaniglia
latte q.b.
Sciogliete l'ammoniaca per dolci in poco latte.
Azionate la planetaria con la farina, lo zucchero, gli aromi e il burro a pezzetti e lavorate questi ingredienti secchi al minimo con il gancio a foglia.
Aggiungete le due uova e formate un impasto omogeneo (se troppo duro aggiungete un cucchiaio di latte).
Fatelo riposare coperto per 30 minuti.
Preriscaldate il forno a 150°C con programma statico + ventilato... (per i biscotti uso questo programma) altrimenti solo statico a 180°C, ma regolatevi con il vostro forno e le vostre abitudini.
Tirate la pasta abbastanza sottile 2-3 mm e ritagliate: o con una rotellina in rombi o con lo stampino che preferite; ponete i biscotti su una teglia (io uso foderarla con foglio Silpat ... lo trovo molto pratico e facile da pulire, mi risparmia anche la pulizia della teglia.
Tempo di cottura 10-11 minuti.
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Risotto al radicchio rosso tardivo di Treviso
Nel blog ho già postato una ricetta di risotto con il radicchio invernale, ma in questo caso il protagonista non è il trevisano, ma un v...
Nel blog ho già postato una ricetta di risotto con il radicchio invernale, ma in questo caso il protagonista non è il trevisano, ma un vino rosso molto corposo, un cabernet molto aromatico:
Risotto al Cabernet di Breganze con radicchio di Treviso
... che ha dato al risotto sapore e colore molto caldo e vigoroso.
Qui
invece il protagonista esclusivo è il radicchio rosso trevigiano, il quale imprime al risotto croccantezza (se non cuocete troppo il radicchio) e un gusto sottilmente amarognolo.
Infatti, nella cottura vi confido un mio metodo: metto le foglie più dure subito con la tostatura del riso e quelle più tenere quasi a fine cottura, in modo che le foglie del radicchio rimangano ben visibili, quasi croccanti ... non scotte o spappolate.
Per 4 persone
380 g di riso Carnaroli (oppure 2 pugni di riso a testa + 1 pugno per la "pentola")
1 cipolla piccola
1 bicchiere di vino rosso
brodo vegetale
1 cespo di radicchio tardivo di Treviso
burro
olio extravergine di oliva
formaggio pecorino
sale - pep
e
Lavate e tagliate finemente il radicchio rosso di Treviso.
Tagliate finemente la cipolla e fatela appassire in olio d'oliva e 1 noce di burro.
Aggiungete il riso e tostatelo.
Prima di bagnare con il vino unite un terzo di radicchio e mescolate. ( il resto lo aggiungeremo 5 minuti prima della cottura)
Bagnate il riso con il vino rosso e lasciatelo evaporare.
Aggiungete il brodo caldo man mano che si asciuga poco alla volta.
5 minuti prima della cottura unite il resto del radicchio.
Portate il riso a cottura mescolando affinché non attacchi sul fondo.
Mantecate, fuori dal fuoco, con il burro, il formaggio, aggiustate di sale e pepe.
Servite con scaglie di pecorino stagionato mezzano.
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