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Finta granseola
Ricetta con l'inganno... sembra... ma qui la granseola non c'è... ! Lo sapevate che il nome volgare granseola deriva dal vene...
Ricetta con l'inganno... sembra... ma qui la granseola non c'è... !
Lo sapevate che il nome volgare granseola deriva dal veneziano granso (granchio) e seola (cipolla)?
Comunque torniamo al nostro finto piatto: è molto facile, veloce, semplicissimo e pure poco costoso; si presta bene sia come secondo, che come piatto unico con una bella insalatina fresca.
Per 2 persone
mezza platessa (o altro pesce da filetto)
1 uovo grande
3-4 cucchiaiate di salsa di pomodoro
sale - pepe
olio extravergine di oliva
Cuocete velocemente la platessa con poco olio e schiacciatela con la forchetta.
Sbattete l'uovo con una forchetta.
Scaldate un tegamino con olio extravergine di d'oliva, unite la salsa di pomodoro, fate cuocere qualche minuto, versate il pesce e l'uovo sbattuto e aggiustate di sale e pepe.
Mescolate e amalgamate bene.
Servitela subito, eventualmente con una spolverata di prezzemolo, un filo d'olio e abbinata ad insalata fresca di stagione.
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Seppie in umido con piselli e polenta di Storo
Un piatto unico di mare, che si associa molto bene con un prodotto della montagna. Seppie in umido con piselli e un contorno tradizio...
Un piatto unico di mare, che si associa molto bene con un prodotto della montagna.
Seppie in umido con piselli e un contorno tradizionale delle regioni settentrionali, ma consumato anche al Centro e al Sud: la polenta alla trentina, con consistenza più dura di quella veneta, con la farina di Storo a me cara, cotta nel paiolo di rame... perfetta per "tociare" nel sugo delle seppie con piselli.
Difficile per me dare il rapporto acqua/farina esatto; per una perfetta riuscita, meglio non versare subito tutta la farina, ma una parte, lasciare cuocere 5 minuti circa e poi aggiungere il resto fino alla consistenza voluta, tenendo però conto anche della cottura abbastanza lunga.
Ingredienti per 4 persone
1200 g di seppie
1/2 bicchiere di vino bianco
1 spicchio di aglio
300 g di piselli freschi
prezzemolo
3 cucchiai di salsa di pomodoro
1 acciuga sott' olio
una punta di cucchiaino di fecola di patate
olio extravergine di oliva
pepe - sale
Pulite le seppie, spellatele, eliminate gli occhi, le pinne le interiora e la borsa del nero.
Tagliate a pezzetti le seppie e i tentacoli.
In una casseruola fate appassire a fuoco lento lo spicchio d' aglio con olio extravergine di oliva e con l'acciuga.
Unite le seppie e dopo 4-5 minuti annaffiatele con vino bianco e lasciate evaporare.
Aggiungete la salsa di pomodoro e continuate con coperchio a fuoco lento.
A metà cottura, aggiungete i piselli freschi e il prezzemolo tritato.
Cuocete ancora con coperchio a fuoco lento (se necessario aggiungete qualche cucchiaio di acqua).
Quando risulteranno tenere (provate con la punta del coltello), spegnete il fuoco, sciogliete la fecola in poca acqua e aggiungetela al sugo delle seppie: avrete un sughetto da intingere nella polenta.
Aggiust
a
te di sale e pepe macinato.
Polenta
1 litro di acqua
250 g circa di farina di polenta di Storo
sale grosso
Portate ad ebollizione l'acqua salata nel paiolo di rame.
Versate piano la farina a pioggia nell'acqua bollente, con la frusta rimestate velocemente per prevenire la formazione di grumi; lasciatela leggermente morbida e cuocetela per circa 5 minuti per farla rapprendere.
Aggiungete farina, se necessario, e cuocetela rimestando con un mestolo di legno per circa 35 - 40 minuti. All'inizio si continuerà a rimestare la polenta con un mestolo di legno ininterrottamente, poi si mescolerà a intervalli piuttosto brevi.
Meglio anche tenere la polenta morbida dall'inizio, in quanto durante la lunga cottura molta acqua evaporerà...
Versate la polenta in un tagliere con un colpetto deciso e servitene una bella fetta con le seppie.
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Filetto di merluzzo in crosta di patate con broccolo fiolaro di Creazzo
Questa volta vi presento un secondo piatto di pesce originale: filetto di merluzzo in crosta di patate, accompagnato da un contorno d...
Questa volta vi presento un secondo piatto di pesce originale: filetto di merluzzo in crosta di patate, accompagnato da un contorno di stagione e, molto prelibato: il broccolo fiolaro di Creazzo
L'ho già descritto nella
La tavolozza dei sapori
però lo ripresento, in quanto più lo mangio e... più mi piace.
Ha la particolarità di non assomigliare né per forma, né per gusto, alle altre varietà di broccolo, anzi lo trovo dal sapore leggermente dolce e senza odori molesti...
Credo che broccolo derivi da "brocco" che significa germoglio; questo ortaggio ha un fusto centrale più duro che va tagliato e dal fusto partono tanti germogli detti "fioi" (figli), da qui il termine fiolaro
.
Prodotto tipico del Veneto ormai facilmente reperibile, sta diventando tanto famoso quanto il radicchio tardivo di Treviso. La raccolta dei broccoli si protrae da novembre a febbraio, anche se i più saporiti sono, secondo la tradizione, quelli delle prime gelate, quando per difendersi dal freddo le foglie limitano la presenza di acqua nei tessuti aumentando la concentrazione di sali e zuccheri, che lo rendono più saporito. Ricco di vitamine, di sali minerali e di calcio, il fiolaro rappresenta un
'apprezzabile alternativa dietetica al formaggio.
Broccoli fiolari di Creazzo in padella per 4 persone
1 broccolo fiolaro di Creazzo
1 spicchio di aglio
1 noce di burro
olio extravergine di oliva
peperoncino
sale
Lavate, tagliate ed eliminate la parte più dura dei gambi.
Dividete il broccolo in tanti pezzi e tuffateli in acqua bollente per 5 minuti circa; scolate, tenete un po' d'acqua dei broccoli e mettete da parte.
In una padella larga versate un filo d'olio, l'aglio e il peperoncino, appassite leggermente, aggiungete i broccoli scolati, unite la noce di burro e continuate la cottura con il coperchio, fino a quando non saranno teneri (se necessario aggiungete un po'd'acqua dei broccoli).
Per il merluzzo
4 pezzi di filetto di merluzzo
2 patate medie
olio extravergine di oliva
sale
Grattugiate le patate crude con una grattugia a fori larghi (devono risultare come piccoli fiammiferi).
Salate il pesce.
In una padella antiaderente versate l'olio di oliva, fate dei mucchietti quanti sono i pezzi di merluzzo e, sopra le patate adagiate il pesce.
Cuocete le patate e il pesce fino a quando non saranno belle croccanti.
Girate il pesce con la crosta verso l'alto e tenete in caldo.
Fate le porzioni: come letto i broccoli fiolari, poi adagiate il merluzzo in crosta e servite caldo.
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Tiella con patate e alici fresche
Sono sempre stregata dalle ricette semplici e gustose come questa Tiella con patate e alici, piatto di origine abruzzese. La tiella è u...
Sono sempre stregata dalle ricette semplici e gustose come questa Tiella con patate e alici, piatto di origine abruzzese.
La tiella è un piatto che si prepara in molte regioni italiane, sempre diverso però nei suoi ingredienti: con le cozze riso e patate nella Puglia, oppure con le verdure sempre in Abbruzzo, famosa pure la Tiella di Gaeta, un po' diversa, ma il significato è sempre lo stesso: un piatto unico schiaffato in una teglia. Sì perché l'origine della parola
"tiella" deriva dal latino tegella: tegame con coperchio.
Ho seguito il suggerimento di Minpeppex, cioè di tagliare molto sottili le patate, le quali hanno bisogno di una precottura (io le ho bollite in acqua 5 minuti) altrimenti ci vuole troppo tempo per la cottura in forno e le alici si spappolerebbero.
Per 4 pirofile monoporzione
700 g di alici fresche
600 g di patate pulite
2-3 cucchiai di pangrattato
prezzemolo
aglio
olio extravergine di oliva
Pulite le alici in modo di ricavare i filetti puliti e mettete da parte.
Pelate e lavate le patate, tagliatele a fette molto sottili.
Preparate a bollire l'acqua e sale, quando bolle buttate le patate e lasciatele sobbollire 5 minuti.
Nel frattempo tritate il prezzemolo con poco aglio.
Scolatele e lasciate intiepidire qualche minuto.
Unite il prezzemolo alle patate e condite con un pochino di olio.
Prendete le pirofile a monoporzione, ungete con olio di oliva e cominciate il primo strato con le patate, quindi le alici, un altro strato di patate e un altro di alici. Chiudete con le patate e con il pangrattato.
Irrorate con olio extravergine di oliva e infornate a 200°C fino a doratura.
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Filetti di triglia all' arancia
Questa ricetta (dalla collana: le ricette dei grandi chef) è di Fredy Girardet, uno dei migliori chef al mondo, non più attivo ai forne...
Questa ricetta (dalla collana: le ricette dei grandi chef) è di Fredy Girardet, uno dei migliori chef al mondo, non più attivo ai fornelli, ma sempre un maestro per gli appassionati di gourmet.
Ho fatto questo piatto riadattandolo leggermente secondo le mie esigenze ... non molto, qualche piccolo accorgimento togliendo solo qualche ingrediente non importante.
La salsa all' arancia è davvero strepitosa, indescrivibile il profumo, sapientemente equilibrata nel sapore: avvertirete l'arancia solo come retrogusto, leggerissima per chi non ama i piatti pesanti.
La triglia è un bel pesce che si lascia sfilettare bene, anche se ha abbastanza lische che si possono togliere con una pinzetta, il suo sapore è delicato, si sposa perfettamente con la salsa all'arancia.
Per 4 persone
4 triglie medie
cipolla o scalogno
4 pomodorini
vino bianco
1 arancia
mezzo filetto di acciuga
olio extrav.di oliva
burro chiarificato
sale Maldon
Tagliate la coda e la testa delle triglie e mettetele da parte.
Con un coltello affilato, ricavate i filetti e con una pinzetta togliete le lische.
Lavate e scolate le teste, le lische e tagliatele a pezzi lunghi 2 cm.
Prelevate delle strisce di scorza d'arancia senza la parte bianca, tagliatele molto sottili a julienne, spremete il succo; tenete tutto da parte.
Tritate la mezza acciuga e la cipolla finemente.
Tagliate i pomodorini a quarti piccoli.
Fate la salsa: riscaldate 1 cucchiaio di olio di oli
o
extravergine in un piccolo tegame, fate appassire la cipolla o lo scalogno; quando sarà lucido, aggiungete le teste e le lische spezzettate, fate sudare per 2-3 minuti mescolando. Unite 2 dei pomodorini tagliati, bagnate con vino bianco, versate il succo d'arancia e continuate a cuocere per 5 minuti.
Scolate il liquido filtrandolo bene con un colino fine, fate restringere il liquido fino a quando sarà ridotto a 4 cucchiai. Incorporate 3 cucchiai di olio d'oliva e mettete la salsa da parte.
Insaporite i filetti di triglia con sale pepe e infarinateli leggermente.
Riscaldate la salsa, incorporate l'acciuga, i 2 pomodorini rimasti tagliati a pezzi e la julienne della buccia d'arancia; portate ad ebollizione e aggiustate di sale e pepe.
Cuocete i filetti di triglia nel burro chiarificato girandoli da ambedue i lati, toglieteli e scolateli sulla carta assorbente.
Stendete a specchio la salsa sul piatto, disponetevi 2 filetti a testa a forma di V e spolverizzateli con qualche granello di sale Maldon.
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