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Quiche di spinaci e formaggio di Dobbiaco
La torta salata, o quiche per la cucina francese, ha il classico e sempre piacevole ripieno di ricotta - spinaci, con un'aggiunta d...
La torta salata, o quiche per la cucina francese, ha il classico e sempre piacevole ripieno di ricotta - spinaci, con un'aggiunta di un formaggio adatto al forno.
Il piatto è molto pratico e duttile: può essere servito sia come antipasto, come secondo e piatto unico.
Per una teglia di Ø cm 23
Per la pasta brisée
250 g di farina
125 g di burro
sale
vino bianco q.b. (circa 70ml)
Mettete sul piano di lavoro la farina, unite il burro a pezzetti, lavorate con la punta delle dita il burro con la farina.
Fate una fontana e aggiungete il sale e il vino bianco.
Impastate gli ingredienti fino a formare una palla omogenea.
Avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigorifero per 1 ora.
Ripieno
250 g di spinaci cotti
100 g di ricotta
80 g di formaggio Dobbiaco o tipo Asiago
1 uovo
4 cucchiai di formaggio parmigiano
noce moscata se piace
Tritate grossolanamente gli spinaci.
Tagliate a dadini il formaggio di Dobbiaco.
Amalgamate tutti gli ingredienti e mettete in frigorifero.
Scaldate il forno a 200°C ventilato.
Tirate la pasta brisée di dimensione più grande della teglia, quindi con la sfoglia, rivestite la tortiera imburrata o rivestita con la carta da forno.
Trasferite il ripieno e distribuite in modo uniforme il composto.
Coprite con il formaggio a dadini.
Ripiegate il bordo.
Fate cuocere in forno per crca 30 minuti.
Servitela calda o tiepida.
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Tortino di spinaci, scalogno e speck (tipo erbazzone)
L'erbazzone è una torta salata rustica tipica della provincia di Reggio Emilia. Il vero scarpazzone, dal reggiano scarpasòun è fatt...
L'erbazzone è una torta salata rustica tipica della provincia di Reggio Emilia.
Il vero scarpazzone, dal reggiano scarpasòun è fatto con spinaci o biete, cipollotti, pancetta e Parmigiano reggiano.
Come al solito mi sono inventata il mio erbazzone, che poi si discosta solo leggermente dall'originale: per la sfoglia mi sono attenuta allo strutto, ma con moderazione... forse dovrebbe essere più sottile ma oggi mi è uscito così.
Come ripieno ho usato spinaci, scalogni e speck.
Come formaggio una raffinatezza che avevo in frigorifero, formaggio di Fossa!
Teglia da forno Ø cm 20 circa
Per la sfoglia
250 g di farina
20 g di strutto
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
120 g di acqua
sale
Amalgamate tutti gli ingredienti e fate riposare 30 minuti coperto.
Per il ripieno
250 g di spinaci cotti e strizzati
3 scalogni
100 g di formaggio saporito grattugiato (ho usato formaggio di Fossa stagionato)
4-5 fette di speck a listarelle
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Scaldate un tegame con l'olio, unite gli scalogni tagliati grossolanamente, fate appassire, poi aggiungete gli spinaci e lo speck , aggiustate di sale e tenete da parte.
Tirate la sfoglia, misurate quello che potrebbe essere il coperchio e con il resto foderate la base della teglia con un bordo.
Riempite la teglia da forno foderata con il ripieno.
Coprite con il coperchio, sigillate bene I bordi e ripiegate.
Infornate a 200°C (forno ventilato)fino a doratura.
Servite a fettine ancora calde.
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Torta trentina di latte e farina (Torta Simona)
Il titolo è un po' ingannevole non essendo un dolce, ma una torta salata da gustare a cena nelle serate d'inverno. La torta ...
Il titolo è un po' ingannevole non essendo un dolce, ma una torta salata da gustare a cena nelle serate d'inverno.
La torta è chiamata in vari modi, semplicemente torta di farina e in qualche vallata Torta Simona.
Ricetta contadina, tipicamente del Trentino, molto semplice per gli ingredienti e se accompagnata con buoni formaggi , cavolo cappuccio - come vi consiglio - oppure fagioli lessati e conditi, può diventare un leggero e delizioso piatto unico.
Per una teglia da forno antiaderente larga di
Ø
30-32 cm
Se vi piacesse più sottile, meglio mettere meno farina e latte.
Ingredienti per 3 - 4 persone
180 - 200 g di farina bianca
2 tuorli d'uovo (si può fare anche con un uovo intero)
400 g di latte circa
2 g di sale
poco olio di semi
Per accompagnare la torta
formaggio saporito
cavolo cappuccio
sale - pepe
olio extravergine di oliva
Accendete il forno a 200- 220 ° C
Frullate energicamente con una frusta (meglio con la planetaria) la farina, i tuorli, il latte; regolate di sale.
Il composto deve risultare ben omogeneo senza grumi, abbastanza liquido, ma non troppo.
Lasciate riposare coperto per qualche minuto.
Scaldate bene l'olio (bastano due cucchiai) nel tegame antiaderente e versate il composto. Mettete un filino di olio anche sopra e infornate nel forno già caldo, fino a quando sui bordi apparirà una crosticina appena dorata.
A questo punto, girate la torta con una paletta larga e infornate ancora qualche minuto.
Tagliate la torta con il coltello a spicchi.
Servite con cavolo cappuccio tagliato molto sottile e condito con olio extravergine di oliva e molto pepe e fette di formaggio saporito.
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Torta o tortel di patate alla trentina
Non è un dolce, ma un piatto tipico del Trentino, tramandato e conservato come pasto serale particolarmente Val di Non e nella Val di So...
Non è un dolce, ma un piatto tipico del Trentino, tramandato e conservato come pasto serale particolarmente Val di Non e nella Val di Sole.
Semplice e povero negli ingredienti: patate bianche di montagna, poca farina, latte, sale e olio.
Io la chiamo "la pizza trentina" ed esiste in due versioni:
la torta di patate cotta in forno
a legna nella tipica teglia (bazìna) di rame o,
il tortel di patate
che viene cotto e fritto in padella con poco olio, rigirato fino a quando le due facce hanno la tipica crosticina ben cotta.
Ora che abito lontano dal mio paese di origine, preparo ancora questo piatto; per me è come la ricerca del tempo perduto, (come la Madeleine per Marcel Proust, nel libro da me più ammirato), mi ricorda l'atmosfera e gli affetti famigliari... il crepitio della legna che ardeva per portare al massimo il forno, le serate al calduccio mentre fuori nevicava, l'attesa e la fragranza di una cena molto semplice, ma per noi bambini molto gustosa.
Ingredienti a occhio per una teglia grande
4 - 5 patate patate kennebec o majestic
1 cucchiaio di farina
1/2 bicchiere scarso di latte
sale
olio di semi
Ingredienti esatti per una teglia di 24 cm di Ø
640 g di patate pelate
10 g di farina
60 ml di latte
sale
olio di semi o extravergine di oliva
Preriscaldate il forno a 200/250 °C
Pelate e grattugiate 4/5 patate crude con la grattugia a fori larghi [o per pochi secondi con il Bimby] (Sic !).
Togliete l'acqua in eccedenza, rovesciando il tegame con un coperchio, oppure con l'ausilio di uno scolapasta. Aggiungete sale q.b, meno di mezzo bicchiere di latte, 1 cucchiaio di farina, mescolate bene il tutto.
Mettete 3-4 cucchiai d'olio nella pentola preriscaldata (se non avete il tegame di rame va benissimo uno antiaderente da forno), versate il composto e livellate uniformemente, spessore di 1 cm circa.
Irrorate con un poco di olio sopra, quindi infornate a 200/250 °C per circa un'ora o meno, comunque quando sarà rosolata sulla circonferenza (sul bordo), giratela e rimettetela nel forno.
La torta deve risultare bella croccante sopra e sotto.
Tagliatela in quarti a spicchi e servitela caldissima appena uscita dal forno
*
accompagnandola con formaggio Asiago o di malga saporito.
Per tradizione, con contorno di fagioli borlotti conditi e pepati, oppure con cavolo cappuccio tagliato molto sottile e condito con olio - sale - pepe e aceto.
Ideale anche il dente di leone o tarassaco primaverile appena spuntato, condito con olio e pancetta affumicata rosolata e aceto.
*
questa nota è imprescindibile: se lasciate raffreddare il tortino non è più buono.
Nel caso del tortel invece lo spessore deve essere minore: riscaldate un tegamino antiaderente con un filo di olio abbondante mettete una porzione di tortel e fatelo rosolare a fuoco vivace; quando sarà ben rosolato sotto, voltate con una paletta e cuocete bene con coperchio come sotto.
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Focaccia ligure con pasta madre e rosmarino
Trovo la pasta madre molto digeribile e fino a quando potrò, continuerò con i lievitati senza lievito di birra. Quando verrà il caldo mi...
Trovo la pasta madre molto digeribile e fino a quando potrò, continuerò con i lievitati senza lievito di birra. Quando verrà il caldo mi arrenderò. Vorrei fare un esperimento prima di buttare tutto: vorrei infilarla nel congelatore e vedere l'effetto che fa riprendendola in autunno...non so se tutto morirà... voglio vedere.
Intanto ho preparato questa gradevole focaccia; so che la focaccia ligure è senza rosmarino, ma a me andava di metterlo...è così buono il rosmarino nel pane!!
Per 1 teglia rettangolare 40 x 30 cm
200 g di pasta madre
300 g di farina
20 g di malto d'orzo
50 g di olio extravergine di oliva
acqua q.b. (circa 150 ml)
sale Maldon e acqua per spargere
Versate nella planetaria 200 g di pasta madre rinfrescata il giorno prima, aggiungete la farina, il malto, 25 g di olio extravergine, 10 g di sale.
Impastate il tutto, con il gancio a spirale, aggiungete piano l'acqua, regolandovi ad occhio vedendo la densità dell'impasto che deve risultare abbastanza morbido.
Amalgamate fino a quando non otterrete un impasto liscio, elastico che si stacchi dalle pareti.
Coprite e fate riposare a lungo fino a quando si sarà raddoppiato; oppure impastate alla sera e tenetelo al fresco tutta la notte.
Riprendete l'impasto, allargatelo bene sulla teglia (questa volta io ho aggiunto rosmarino), fatelo lievitare al caldo ancora mezz'ora.
Fate i buchetti con i polpastrelli... condite e spargete il rimanente olio, l'acqua e il sale grosso o se l'avete il Maldon.
Fate lievitare e riposare ancora 1 ora.
Cuocete in forno preriscaldato a 210°C con ventilato + statico per 13 minuti o fino a quando si formerà la crosticina.
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Quiche con porri e funghi chiodini
Il Chiodino (Armillaria mellea) è il nome volgare di un funghetto dalla caratteristica forma a chiodo. Sono funghi spontanei che c...
Il Chiodino (Armillaria mellea) è il nome volgare di un funghetto dalla caratteristica forma a chiodo.
Sono funghi spontanei che crescono sui ceppi di molte piante, hanno la caratteristica di assumere il colore della pianta ospite; le sfumature possono andare dal giallo miele sui gelsi, al giallo scuro sulle querce e rossastro sulle conifere. Questi funghi che si trovano in famigliole sono comuni in tutte le zone d'Italia, dove fanno la loro comparsa nel tardo autunno sui ceppi di salici, gelsi, querce, abeti, larici. I chiodini migliori sono quelli che crescono sui salici, i pioppi e le querce.
Come ho fatto ad avere i funghi chiodini in questa stagione? È un regalo gentile della mia amica: lei li ha raccolti, sbollentati, congelati in un sacchettino... in attesa di essere usati nelle mie scorribande culinarie.
Sì, per un corretto uso dei funghi chiodini, essi vanno fatti bollire qualche minuto in acqua, per togliere il sapore amaro e renderli digeribili, schiumati durante la bollitura e scolati.
Pasta brisée di Maurizio Santin
300 g di farina 00
150 g di burro
30 g di tuorli
35 g di acqua fredda
5 g di sale Maldon
Lasciate ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
In un' impastatrice, con l'apposita paletta per impasti semiduri, lavorate lentamente 150 g di farina, il burro, l'acqua e il sale.
Quando l'impasto comincia ad assumere un aspetto omogeneo aggiungete il resto della farina e continuate a lavorare fino ad incorporarla completamente.
Formate un panetto e avvolgetelo con la pellicola alimentare.
Lasciate riposare la pasta brisée per un giorno prima di utilizzarla.
Per il ripieno
½ porro tagliato a listarelle
150 g di chiodini sbollentati
prezzemolo
1 spicchio di aglio
3
cucchiai di olio evo
3
cucchiai
di Parmigiano grattugiato.
2 uova
150 g di panna
sale
Passate in padella il porro con un filo di olio evo.
In un altro tegame, passate pure i chiodini con uno spicchio di aglio grattugiato nell'olio evo. Cospargete di prezzemolo e spegnete.
Tirate la pasta con un mattarello, ungete e foderate con la pasta brisée una teglia per quiche di 28 cm di diametro.
Pareggiate passando con il mattarello sopra l'orlo della teglia.
Bucherellate il fondo, adagiatevi i porri, cospargete con un cucchiaio di parmigiano, distribuite i chiodini, cospargete con un altro cucchiaio di Parmigiano.
Sbattete le uova aggiungete la panna e l'ultimo cucchiaio di Parmigiano.
Versate il composto delle uova sulla teglia ricoprendola.
Infornate a 200-220°C per circa 30-35 minuti.
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