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Cannelloni di ceci ripieni con patate, formaggi e speck
I cannelloni di ceci (ricchi di proteine, fibre e carboidrati) e ripieni con patate, formaggi e speck, potrebbero benissimo fungere da p...
I cannelloni di ceci (ricchi di proteine, fibre e carboidrati) e ripieni con patate, formaggi e speck, potrebbero benissimo fungere da piatto unico.
Per ottenere una sicura tenerezza dei cannelloni, sarebbe meglio cuocerli velocemente nell'acqua bollente, quindi tuffarli in acqua fredda e poi farcirli.
In questo caso va benissimo una besciamella normale.
Per i cannelloni con pasta di ceci (rettangoli di pasta 13 x 8 circa
)
65 g di farina di frumento 0
45 g di farina di ceci
20 g di farina di semola
1 uovo + 1 tuorlo
se troppo dura 1 cucchiaio di acqua calda
Per il ripieno:
1 cipolla piccola
5 fettine di speck tagliato a listarelle
olio e burro
500 g di patate
50 g di ricotta
100 g di caciocavallo
2 cucchiai di pecorino grattugiato
erba cipollina
besciamella non densa, ma ben liquida
latte se serve
Cuocete le patate e schiacciatele con l'apposito attrezzo.
Soffriggete la cipolla tagliata fine con il burro, fate cuocere leggermente.
Amalgamate le patate con la ricotta, i formaggi, l'erba cipollina, lo speck, salate e mescolate bene( se il ripieno risultasse troppo denso aggiungete poco latte).
Disponete il ripieno sui cannelloni, distribuite un mestolo di besciamella sul fondo di una teglia rettangolare e posizionate in fila i cannelloni, facendo attenzione a non stringerli troppo fra loro.
Coprite con la besciamella.
Cuocete nel forno a 200°C fino a presentare una bella gratinatura.
Servite con dello speck croccante fritto nell'olio.
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Biscotti allo zenzero fresco
Adoro lo zenzero e questi pasticcini hanno un gusto intenso e inconfondibile... come solo con la radice fresca lo ottieni. Fragranti c...
Adoro lo zenzero e questi pasticcini hanno un gusto intenso e inconfondibile... come solo con la radice fresca lo ottieni.
Fragranti che si sciolgono in bocca, sono molto buoni da sgranocchiare durante la giornata, non hanno né uova, né burro e sono pure veloci e facili da preparare.
Ingredienti
450 g di farina
80 g di rosolio (potete usare un liquore tipo Aurum o Brandy)
170 g di olio di semi
1 cucchiaio di amido di Frumina
1/3 di radice di zenzero
1 punta di ammoniaca per dolci (ma davvero pochissima)
pizzico sale
4 cucchiai di zucchero
Lavate e pelate lo zenzero e frullatelo con lo zucchero.
Lavorate assieme tutti gli ingredienti fino a quando l'impasto risulterà liscio e amalgamato.
Fate riposare in frigorifero coperto con pellicola.
Spianate l'impasto con il mattarello (grossezza dei biscotti 6-7 mm) e ritagliate i biscotti con le formine.
Oppure fate un rettangolo e ritagliate dei rombi con la rotella.
Infornate a 150°C per 10 minuti con il forno ventilato. 170°C con forno statico.
Togliete i biscotti dal forno e lasciateli 2 minuti a raffreddare, poi passateli nello zucch
ero
a velo.
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Risotto allo zenzero e formaggio Asiago di malga
Noterete, niente cipolla, niente formaggio grana, pochissimo vino bianco, tutto per non sopraffare questa radice meravigliosa. Lo zenze...
Noterete, niente cipolla, niente formaggio grana, pochissimo vino bianco, tutto per non sopraffare questa radice meravigliosa.
Lo zenzero è molto aromatico sia nel gusto che nel profumo, quindi meglio non disturbarlo con altri sapori forti.
La pianta è vivace, dai grossi rizomi striscianti, irregolari, gli steli sono eretti, le foglie lanceolate.
L'aspetto è simile a quello della canna e i fiori profumati gialli o bianco-giallastri o rossi, ricordano l'iris o l'orchidea.
La spezia è costituita dalla radice, soda e bitorzoluta, dal colore della sabbia e dal gusto "piccante".
Nei nostri sensi, del gusto e dell'olfatto, esiste il piccante, il dolce, l'amaro, l'acido, il salato... bisognerebbe aggiungere lo zenzero.
Tentare di descrivere l’aroma, la sensazione olfattiva, il gusto, la percezione della radice di zenzero è difficile.
Lo descriverei come un insieme di dolce, piccante, speziato, odoroso, ma nello stesso tempo fresco; in realtà lo zenzero è una spezia dall’aroma specifico e non comparabile.
Un risotto delicato per palati sopraffini.
Per 2 persone
160 g di riso Carnaroli
35 g di zenzero fresco
20 ml di olio di oliva extravergine
brodo vegetale
pochissimo vino bianco
poca scorza di limone
1 noce di burro
2 cucchiai di squacquerone
1 fetta di formaggio Asiago di latte intero
1 fettina di zenzero candito tagliato a dadini
Frullate lo zenzero (tagliato) con la scorza di limone e l'olio.
Sciogliete il burro nella casseruola, aggiungete il riso e fatelo riscaldare bene.
Sfumate con il vino bianco, fate asciugare.
Coprite con il brodo; c
ontinuate come al solito per il risotto…
A metà cottura versate lo zenzero grattugiato, il candito(tranquilli non renderà il risotto dolce) e continuate la cottura...
Mantecatelo con lo squacquerone (se non avete lo squacquerone va bene lo stracchino morbido) mescolate e portatelo "all'onda".
Servite con formaggio Asiago tagliato a fiammifero.
Ottimo accompagnato con il Prosecco di Valdobbiadene.
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Il Cuccalar della Valle dei Mocheni
Il Cuccalar è un tipo di pane azzimo, ottenuto da farina di frumento, farina integrale e farina di segale e amalgamato con il latticello....
Il Cuccalar è un tipo di pane azzimo, ottenuto da farina di frumento, farina integrale e farina di segale e amalgamato con il latticello.
Questo particolare pane è un'eredità del popolo dei Mocheni, una comunità bavarese stabilitasi, nel corso del Medioevo, nella valle trentina (alla quale diedero il nome), nota per la sua laboriosità. Peculiarità di questa popolazione era comunque l'autosufficienza e l'indipendenza che limitarono notevolmente i contatti con il mondo esterno, favorendo la conservazione degli usi, dei costumi e della lingua, molto simile ai dialetti tedeschi.
Il termine 'mocheno' infatti, deriva dal verbo tedesco 'machen' che significa 'fare' più nello specifico dalla frase 'mache ich' (io faccio) che in dialetto diventa 'mòchen i'.
Il pane, un tempo, veniva consumato in casa... come merenda dei bambini veniva messo nella bisaccia quando andavano al pascolo con le mucche.
Oggi il Cuccalar viene generalmente servito a colazione accompagnato da frutta, da marmellate di frutti di bosco tipiche della zona, come antipasto accompagnato da affettati o formaggio.
Ingredienti
250 g di farina
125 g di farina integrale
125 g di farina di segale
250 g di latticello
**
sale
Unite le farine, il sale e amalgamate con il latticello fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Ricavate delle porzioni di 100 g ca. tirate a forma circolare.
Cuocete su una piastra (tipo piadina) molto calda.
Giratela e continuate la cottura.
**
Il Latticello si ottiene dalla lavorazione della panna sbattuta per formare il burro.
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Risotto nero con salsa di gamberi
Il riso nero è un riso integrale di lunga cottura, conosciuto anche come "riso dell' imperatore", poiché era particolarmen...
Il riso nero è un riso integrale di lunga cottura, conosciuto anche come "riso dell' imperatore", poiché era particolarmente apprezzato dagli imperatori cinesi, gli unici a poterlo gustare, per la sua bontà e il suo profumo.
Per anni era scomparso dalle tavole, ma grazie a studi e incroci, abbiamo la varietà odierna di Riso Venere creata e perfezionata in Italia.
Questo riso dal sapore e profumo particolare, nel momento della cottura sprigiona un aroma che ricorda il profumo del pane appena sfornato.
Interessante anche l'aspetto cromatico che si esalta accostato ai crostacei o alle verdure colorate.
Una ricetta unica nel suo genere molto elegante e d'effetto.
Per 2 persone
125 g di risotto Venere
(ho usato il Riso Venere qualità parboiled con una cottura più breve).
1 spicchio di aglio
1 foglia di alloro
qualche foglia di basilico e prezzemolo
olio extravergine di oliva
acqua (3 volte il peso del riso)
Per la crema di gamberi
8 gamberi
½ spicchio di aglio
olio extravergine di oliva
prezzemolo e timo
un po' di vino bianco secco
una scorzetta di limone piccola
6 pomodorini
poca acqua
Sgusciate i gamberi lasciando la coda intatta (tenetene 2 da parte senza la coda), togliete il budellino.
In una casseruola fate soffriggere l'aglio con l'olio di oliva, aggiungete le scorze dei gamberi, il prezzemolo, il timo e la scorzetta di limone .
Sfumate con il vino bianco, lasciate evaporare, unite i pomodorini e un po' d'acqua.
Cuocete a fuoco lento unendo i due gamberi lasciati da parte.
Togliete dalla casseruola la scorza di limone e i gusci dei gamberi: scolateli e strizzateli un po'; poi frullate tutto( senza i gusci ovviamente).
Preparate il riso nero: in una casseruola soffriggete uno spicchio di aglio e l'alloro con poco olio di oliva.
Aggiungete il riso, bagnate con acqua fredda (3 volte il peso del riso)
.
Nel frattempo cuocete i gamberi (con le code lasciate), al vapore o ai ferri (circa 5 minuti girandoli) e teneteli al caldo
Fate bollire e continuate la cottura per circa 20 minuti, 50 minuti se Venere non parboiled (
cmq lasciate che si asciughi, il riso Venere Gallo essendo un parboiled non scuoce). Togliete l'aglio e l'alloro.
A cottura ultimata aggiungete un battuto di basilico e prezzemolo.
Mantecate con olio di oliva.
Servite versando sul fondo la crema di gamberi, adagiate il riso e guarnite con 3 gamberi e foglioline di prezzemolo.
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