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Filoni rustici a lievitazione naturale
Mi ha affascinato subito tale ricetta, spiegata bene anche nei dettagli letta sul sito di Gastronomia mediterranea (la pagina dove mi...
Mi ha affascinato subito tale ricetta, spiegata bene anche nei dettagli letta sul sito di Gastronomia mediterranea (la pagina dove mi sono ispirata non la trovo più).
Se ne avessi fatta una sintesi, avrei sicuramente dimenticato qualche passaggio importante per la buona riuscita, quindi la riporto fedelmente.
Dico dove l'ho personalizzata per adattarla alle mie esigenze: innanzitutto ho dimezzato le dosi, e così ho ottenuto 4 filoncini da 400 g circa.
Nella mia madia non c'era il miglio, quindi ne ho fatto a meno e per mancanza di coraggio ho omesso la fase ultima di rovesciare il pane sulla teglia scaldata; invece l'ho fatto lievitare direttamente sulle teglie che avrei inserito nel forno caldo.
Dopo queste modificazioni sono rimasta soddisfatta del risultato: i filoncini rustici a lievitazione naturale sono fragranti, rimangono teneri a lungo anche dopo qualche giorno.
Per 3 filoni o pagnotte da 1 Kg e 1 da 700 g
Per il lievitino
250 g di lievito madre
250 g farina Petra 9
250 g di acqua
Mettere tutto in una ciotola, mescolare bene con un cucchiaio, coprire con pellicola e lasciare maturare in un luogo asciutto e fresco per 12-18 ore.
Per l' impasto
750 g di lievitino
1,6 kg di farina Petra 3
1000 ml di acqua
40 g di sale
50 g di miglio
50 g di semi di girasole
50 g di semi di zucca
50 g di semi di papavero
50 g di semi di sesamo
Per la lavorazione a mano
Mettete in una ciotola capiente il lievitino, la farina e 800 g di acqua. Mescolate con un cucchiaio fino a quando l'impasto assume un aspetto "grumoso", poi rovesciate sulla spianatoia e impastate per 10'. Formate una palla, copritela con la ciotola o un foglio di polipropilene e fate riposare per 20-30'. Nel frattempo sciogliete il sale nei restanti 200 g di acqua e aggiungete tutti i semi. Riprendete l'impasto, cospargetelo con il miscuglio di semi, sale e acqua ed impastate ancora per 20-30' minuti o fino a quando l'impasto è liscio ed estensibile (*). In alternativa all'impastamento continuo si può utilizzare la "tecnica ad intervalli", cioè lavorare l'impasto per qualche, lasciarlo riposare 5-15', riprenderlo e così via.
Per la lavorazione a macchina
Mettete nella ciotola dell'impastatrice o della planetaria (con il gancio) il lievitino, la farina e 800 g di acqua. Azionate la macchina a bassa velocità per 5' o fino a quando si forma un impasto grezzo . Spegnete, coprite la ciotola con un foglio di polipropilene e fate riposare per 20-30'. Nel frattempo sciogliete il sale nei restanti 200 g di acqua e aggiungete tutti i semi. Rovesciate nella ciotola il miscuglio di semi, sale e acqua ed impastate a bassa velocità per 10' e poi una volta che i semi sono stati inglobati all'impasto passate a velocità media fino al completamento dell'impastamento, cioè fino a quando si ottiene una pasta estensibile e liscia (*).
(*) Per sapere quando l'impasto è pronto si può fare la prova del così detto "window effect", cioè se prendendo un pezzettino di impasto e allungandolo fra le dita questo si estende fino a diventare trasparente senza lacerarsi allora il glutine è pronto.
Puntatura, formatura e lievitazione finale
Formate una palla e mettetela in una ciotola leggermente unta. Coprite con pellicola e lasciate lievitare per 1-2 ore. Stendete delicatamente l'impasto con le mani a formate un rettangolo spesso circa 2,5 cm e fate due giri di pieghe a 3 (pieghe a busta o semplici). Coprite e lasciate riposare un'ora.
A questo punto l'impasto è pronto per la formatura: spezzate in pezzi della grammatura desiderata e formate una palla portando i lembi verso il centro (questa operazione che deve essere fatta con decisione e delicatezza nello stesso tempo, serve per creare tensione). Girate l'impasto ormai arrotondato con la chiusura verso il basso e lavorando con le mani "a coppa" stringete ancora di più la palla (= pirlatura). Lasciate riposare ancora 20-30'. A questo punto si può procede a formare pagnotte o filoni. Per le pagnotte basta ripetere l'operazione di pirlatura mentre per i filoni, bisogna appiattire e allungare la pasta con le mani (senza però fare uscire tutta l'aria) ottenendo una sorta di rettangolo da avvolgere su se stesso a partire dal lato lungo.
Una volta formati i filoni o le pagnotte metteteli in un cestino (rettangolare o tondo) ricoperto con un canovaccio infarinato. La chiusura del filone o della pagnottella deve essere in alto. Se invece volete usare la carta da forno per ricoprire il cestino, le chiusure devono stare in basso. Coprite il pane con un foglio di polipropilene, richiudete i lembi del canovaccio e mettete in frigo nel ripiano in basso per 8-12 ore. Tirate fuori dal frigorifero e lasciate lievitare a temperatura ambiente (
**
ci vorrebbero 25-27°C) per 1-4 ore. Il pane è pronto per essere infornato quando premendo con un dito, la fossetta torna su in modo regolare.
Accendete il forno a 240°C e inserite subito una teglia in modo che si scaldi bene. Quando in temperatura, tirate fuori la teglia e lavorando velocemente, rovesciate il pane (se si è usato un canovaccio) o fatelo scivolare (se si è usata la carta da forno) sulla teglia, incidete con una lametta e rimettete in forno. Spruzzate con acqua per 10 secondi in modo che si formi umidità e cuocete per 40-45' per pezzi da 500-600 g.
Se la grammatura è superiore ai 600 g allora cuocete per i primi 10' a 240°C, poi abbassate a 190°-200°C fino a completa cottura.
**
per avere questa temperatura ho messo le teglie nel forno con la lampadina accesa.
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Broccolo fiolaro di Creazzo in padella
Se non vi piace il sapore leggermente dolciastro del broccolo, ecco una ricetta semplice ma gustosa, gradevolmente piccantina e facile ...
Se non vi piace il sapore leggermente dolciastro del broccolo, ecco una ricetta semplice ma gustosa, gradevolmente piccantina e facile da eseguire.
Notizie più dettagliate sul Broccolo fiolaro di Creazzo le troverete in
la tavolozza dei sapori
.
Ingredienti
1 broccolo fiolaro di Creazzo
1/2 peperoncino
1 spicchio di aglio
1 acciuga sott'olio
1 cucchiaio di formaggio grattugiato
olio extravergine di oliva
Pulite il broccolo e staccate i germogli (i fioi).
Lessateli al dente (5 minuti circa) in acqua salata e scolateli.
In una padella larga, scaldate l'olio extravergine di oliva, unite l'aglio grattugiato, l'acciuga e il peperoncino.
Lasciate imbiondire leggermente e aggiungete i broccoli fiolari.
Finite di cuocere con coperchio per qualche minuto aggiungendo qualche cucchiaio di acqua, se occorre.
Aggiustate di sale e pepe, spolverizzate con formaggio grattugiato e serviteli caldi come contorno.
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Risotto al curry con petto di pollo
Il profumo della spezia indiana richiama spesso due ricette classiche: il pollo al curry , ma pure il risotto al curry. Ho unito le du...
Il profumo della spezia indiana richiama spesso due ricette classiche: il pollo al curry , ma pure il risotto al curry.
Ho unito le due versioni per gustarle in un unico piatto.
L'abbinamento riso e pollo è sempre gradito e profumato con il curry è ancora più stuzzicante.
Ingredienti
320 g di riso Carnaroli
2 petti di pollo
1 l di brodo di pollo
1 cipolla piccola
1/2 bicchiere di vino bianco secco
2 noci di burro
olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di curry
sale-pepe
Rosolate con un filo d'olio e poco burro il petto di pollo da ambedue le parti.
Terminate la cottura per 10 minuti nel forno, oppure 2-3 minuti con il piatto Crisp nel microonde.
Tagliatelo a fette sottili e tenetelo in caldo.
Preparate il brodo di pollo con 1 carota, cipolla, sedano e un petto di pollo.
Tagliate sottilmente la cipolla piccola.
Scaldate un tegame adatto al risotto, con olio extravergine di oliva, la noce di burro e la cipolla tagliata finemente.
Fate rosolare delicatamente la cipolla, unite il riso Carnaroli e tostatelo per qualche minuto.
Sfumate con vino bianco e fatelo evaporare.
Continuate la cottura bagnando con mestoli di brodo bollente.
Alla fine della cottura profumate con il curry, mantecate con il Parmigiano Reggiano e la noce di burro.
Aggiustate di sale e pepe e servite il risotto caldo con qualche fettina di pollo.
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Zuppa di sedano bianco con formaggio fontina
Normalmente il sedano bianco si mangia crudo in pinzimonio. Croccante, succoso e delicato con nessun accenno di amarezza, ho pensato in...
Normalmente il sedano bianco si mangia crudo in pinzimonio. Croccante, succoso e delicato con nessun accenno di amarezza, ho pensato invece di farne una zuppa.
Le zuppe sono preparazioni antichissime, normalmente arricchite con la fetta di pane abbrustolito e formaggio. Si prestano anche a tante preparazioni: dalla ribollita, alla pappa con pomodoro, alla tradizionale "
zuppa di cipolle gratinate
"
Cambia il tipo di verdura o legume e avrai un piatto con una sapidità sempre diversa.
Ingredienti
1 cipolla bianca
1 sedano bianco intero
1 patata lessata
1 cucchiaio di farina bianca
100 g di formaggio Fontina a cubetti
parmigiano reggiano grattugiato
fette di pane tostato
erba cipollina
olio extravergine
sale - pepe
qualche mestolo di brodo vegetale
Pulite il sedano bianco e tagliatelo a fette sottili.
Tagliate la cipolla a fettine sottili e stufatela in padella con l'olio extravergine.
Unite il sedano alla cipolla e cuocete a fuoco moderato; se necessario bagnate con del brodo vegetale.
A metà cottura unite la patata schiacciata con una forchetta.
Spolverizzate con la farina, l'erba cipollina, aggiustate di sale - pepe, mescolate qualche minuto e cuocete fino a cottura.
Prendete una pirofila oppure le pirofile monodose: fate uno strato con il sedano, la fetta di pane abbrustolito, il formaggio Fontina a cubetti, coprite con il sedano e Parmigiano Reggiano.
Gratinate nel forno per 10 minuti circa fino a doratura.
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Tagliatelle di patate con porri, fontina e speck
Le patate si prestano a moltissime ricette e si possono tagliare in qualsiasi forma. Se possedete la macchinetta per sbucciare le mele ...
Le patate si prestano a moltissime ricette e si possono tagliare in qualsiasi forma. Se possedete la macchinetta per sbucciare le mele che vedete sotto nella foto, ecco un modo originale per usarla anche con le patate e sperimentare un piatto aperto ad ogni collocazione e variante: come primo piatto, oppure diminuendo molto le dosi, come antipasto e contorno.
La combinazione di patate, verdure e proteine del formaggio, mi ha permesso di mangiarlo come piatto unico.
Ingredienti
1 patata a testa sbucciata (se servito come primo piatto)
1 scalogno
porro
fontina
speck
olio extravergine di oliva
1 noce di burro
sale-pepe
Pelate le patate.
Lavate e tagliate il porro a rondelle
Tagliate lo speck a listarelle sottili
Aiutandovi con la macchina per sbucciare le mele, ricavate delle strisce lunghe come le tagliatelle.
Tenetele a bagno in acqua fredda, affinché rimangano belle bianche.
Cuocetele a vapore, oppure sbollentatele in acqua 3-4 minuti.
In una padella stufate lo scalogno con l'olio di oliva.
Unite i porri e lo speck e continuate la cottura per pochi minuti
Incorporate la noce di burro, le tagliatelle e il formaggio Fontina.
Amalgamate le tagliatelle con tutti gli ingredienti ( se troppo asciutte aggiungete qualche cucchiaio di acqua o brodo), aggiustate di sale e pepe e servite caldo.
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Cupcake all'arancia e cioccolato fondente
Difficile resistere alla tentazione di sperimentare i minicake americani. Come gusto ho scelto l'aroma dell'arancia e l'am...
Difficile resistere alla tentazione di sperimentare i minicake americani. Come gusto ho scelto l'aroma dell'arancia e l'amarognolo del cioccolato fondente.
Bianca è la decorazione con il fondente di zucchero in contrasto con il marrone scuro del cioccolato; bianchi anche i pirottini di ceramica al posto di quelli classici di carta, che quando escono dal forno, hai voglia di decorare delicatamente...
Li volevo belli eleganti, ma penso che dovrò farne di strada con il beccuccio da decorazione. Intanto non sono riuscita a trovare un beccuccio molto stretto di 1,5 mm, ma (solo di 2 mm) e già qui, come fai a cercare la precisione?
Certo si può usare la sac-a-poche fatta con la carta da forno, ma l'uscita del foro si bagna ed è difficile da gestire.
Ho dovuto accontentarmi di questo risultato estetico, ma la bontà non si discute.
Ingredienti per 10-12 pirottini
120 g di farina
120 g di burro morbido
2 uova
100 g di zucchero
3 scorze d'arancia grattugiate
3-4 cucchiai di latte
1 cucchiaino di lievito
50 g di cioccolato fondente
40 g di zucchero fondente
3 ml di acqua
Lavorate il burro con lo zucchero a crema.
Amalgamate un uovo alla volta.
Aggiungi la farina con il lievito, le scorze d'arancia e ammorbidisci con i cucchiai di latte.
Mescolate fino ad ottenere un composto liscio.
Versate il composto in 10-12 pirottini riempendoli fino a metà.
Infornate per circa 20 minuti a 180°C.
Lasciate raffreddare e decorate con il cioccolato fondente fatto sciogliere con un cucchiaio di panna nel microonde.
Sciogliete lo zucchero fondente con 3 ml di acqua e con la sac a poche fate i decori per ogni cupcake
.
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Plumcake al caffè e cioccolato
La ricetta originale appartiene al re del cioccolato Ernst Knam . Non l'ho chiamata con il suo vero nome Otello perché la torta ...
La ricetta originale appartiene al re del cioccolato
Ernst Knam
.
Non l'ho chiamata con il suo vero nome
Otello
perché la torta andrebbe ricoperta con una glassa di panna, cioccolato e liquore al caffè, ma mi sembrava abbastanza "cioccolatosa", quindi l'ho mantenuta grezza così come è uscita dal forno.
Ho specificato i grammi delle uova che io ho usato: ne ho messe tre, le mie erano piuttosto piccole. L'uovo è molto variabile nella dimensione, sarebbe meglio specificare sempre il peso senza il guscio.
Dolce delizioso e ricco di cioccolato con retrogusto di caffè.
Ingredienti:
125 g di yogurt
75 g di burro morbido
150 g di uova (la ricetta prevede 2 uova)
190 g di zucchero
175 g di farina
4 g di lievito
3 g di sale
75 g di cacao amaro
25 g di Nescafè
25 g di caffè espresso
Per la ganache
100 g di panna
150 g di cioccolato fondente
Scaldate la panna e sciogliete il cioccolato fondente.
Incorporate alla ganache lo yogurt, il burro, le uova e lo zucchero.
Amalgamate bene il composto e aggiungete la farina, il lievito, il sale, il cacao, l'espresso e il Nescafè finché l'impasto diventa liscio e corposo.
Versate in uno stampo imburrato e infarinato e infornate a 160°C per circa 40/45 minuti.(dovete regolarvi con il vostro forno: di solito uso il forno tradizionale + ventilato, ma con questo plumcake ho usato il solo tradizionale e quindi ho dovuto cuocerlo più a lungo… quasi un'ora)
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Tortelli di patate ripieni con radicchio rosso di Treviso tardivo
I tortelli si possono preparare non solo con farina e uova, ma anche con le patate. Sono solo più delicati da maneggiare, in quanto mol...
I tortelli si possono preparare non solo con farina e uova, ma anche con le patate. Sono solo più delicati da maneggiare, in quanto molto morbidi, tanto che consiglio di non condirli tutti assieme in una pirofila, ma direttamente nel piatto.
Come condimento richiedono il semplice ma fine, burro e salvia; pure con un poco di ragù o con pomodoro non sono male, direi certamente più leggeri.
Più che un tortello è una mezzaluna, anche il ripieno può variare a vostro piacimento; io mi sono tenuta alla verdura di stagione con il radicchio rosso di Treviso. Questa bellissima verdura che sembra un fiore, molto versatile in cucina, può spaziare dall'antipasto e persino al dessert... in questo momento è al suo massimo splendore e non più così caro come durante le feste natalizie.
Per 4 persone
400 g di patate farinose
100 g di farina circa
2 tuorli
20 g di burro
sale
Per il ripieno
200 g di radicchio tardivo di Treviso
1 scalogno
1 cucchiaio di patate schiacciate
*
2 cucchiai di formaggio grana
1 cucchiaio di ricotta di pecora grattugiata
1 noce di burro
Tagliate il radicchio sottile sottile.
Scaldate una padella larga con la noce di burro, unite il radicchio e fatelo asciugare.
Versatelo in una terrina e mescolatelo con le patate, i formaggi.
*
lo toglierete dall' impasto di patate appena schiacciate dei tortelli.
Se ne avete la possibilità, cuocete le patate al vapore (resteranno più asciutte)
Schiacciatele e lasciatele raffreddare.
Aggiungete i tuorli, la farina, il burro e il sale.
Amalgamate bene fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Lasciate riposare per qualche minuto.
Tirate la pasta sottile e ricavate dei dischi rotondi.
Disponete la farcia sul disco e chiudete a mezzaluna avendo cura di sigillare bene i bordi... potete aiutarvi con la forchetta.
Tuffate i tortelli nell'acqua bollente salata e quando verranno a galla poneteli direttamente nel piatto delicatamente, (conditi tutti insieme si rompono) e irrorateli con burro fuso salvia e parmigiano.
Per guarnizione qualche foglia che richiama il ripieno di radicchio e completate con i semi di papavero.
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Profumo di strudel
Per un imprevisto pranzo con ospiti vi propongo un facilissimo e delizioso dessert di pasta sfoglia farcito con spicchi di mele caram...
Per un imprevisto pranzo con ospiti vi propongo un facilissimo e delizioso dessert di pasta sfoglia farcito con spicchi di mele caramellate e profumate con cannella, rum e chiodo di garofano per dar loro un profumo più intenso.
L'abbinamento della mela alla pasta sfoglia è sempre molto gradevole, ma questo dessert, oltre che buono, ha anche il pregio di essere molto semplice e veloce da preparare.
Potete preparare la pasta sfoglia un po' prima, ma il dessert vi consiglio di servirlo caldo tiepido.
Ingredienti
pasta sfoglia
Ricetta della pasta sfoglia in casa:
Pasta sfoglia
Per il ripieno
mele
1 pugnetto di uva sultanina
1 cucchiaino di pinoli
1 chiodo di garofano
1 cucchiaio di zucchero ogni tre mele
1 punta di cannella
1 cucchiaio di Rum
Tirate la pasta sfoglia con il mattarello e formate dei rettangoli di 18 x 10 cm.
Poneteli sulla teglia da forno, spolverizzateli abbondante zucchero a velo.
Infornate a 180°C - 190°fino a quando saranno dorati.
Fateli raffreddare.
Nel frattempo tagliate una mela piccola a testa e tagliatela in 8 spicchi.
Prendete un tegame largo per caramellare il cucchiaio di zucchero: non mettetelo tutto insieme a caramellare, ma prima un po' di zucchero e quando sarà sciolto aggiungete il resto.
Unite piano ( attenzione che il caramello non si raffreddi troppo) le mele, aggiungete il chiodo di garofano, la cannella, i pinoli, l'uvetta e il Rum.
Mescolate bene e coprite con un coperchio 1 minuto.
Tagliate a metà le sfoglie (non di netto, non completamente) ponete le mele, l'uvetta e i pinoli nella sfogliatina e spolverizzate con zucchero a velo.
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Zuppa di funghi, cicerchie e maltagliati
In autunno acquistai dei funghi porcini freschi che mi delusero per il profumo e il sapore quasi assente. È un vero peccato, ho cercat...
In autunno acquistai dei funghi porcini freschi che mi delusero per il profumo e il sapore quasi assente.
È
un vero peccato, ho cercato di trovare il motivo di questi prodotti belli fuori ma insipidi dentro e credo dipenda dalla provenienza lontana.
Così dopo tanto tempo sono ritornata ai funghi porcini seccati: il profumo e il gusto di fungo si sente davvero, senza dubbio bisogna trovare un prodotto garantito dal vostro rivenditore di fiducia.
La zuppa che ho preparato ha un forte sapore di funghi, è addensata con le cicerchie (se non riuscite a trovarle vanno bene anche i ceci) e poche verdure per non disperdere la fragranza e l'aroma del fungo.
Questa zuppa si può fare anche senza maltagliati, però accompagnandola con del pane tostato a quadretti.
Per 3 persone
30 g di funghi porcini secchi
1 spicchio di aglio
50 g di cicerchie
1 cipolla
1 patata piccola
poco sedano
1 pezzetto di carota
olio extravergine di oliva
sale
Per i maltagliati
100 g di farina
1 uovo
Impastate la farina con l'uovo e lavorate bene l'impasto.
Lasciate riposare 20 minuti coperto.
Tirate la sfoglia con il mattarello, tagliate delle strisce e poi ritagliate dei rombi maltagliati.
Mettete i funghi in una ciotola in ammollo per qualche ora.
Mettete pure le cicerchie in un'altra ciotola in ammollo coperte con abbondante acqua che cambierete di tanto in tanto.
Scolate i funghi, ma tenete l'acqua da parte.
Scaldate una parte dell'olio in un tegame, grattugiateci dell'aglio, mescolate, (l'aglio deve rimanere bianco trasparente) e aggiungete i funghi ammollati. Cuocete 2-3 minuti e spegnete il fuoco e tenete da parte.
Nel tegame per la zuppa, scaldate dell' olio, unite la cipolla tagliata, la patata a quadretti.
Fate soffriggere qualche minuto, poi unite le altre verdure, le cicerchie scolate, l'acqua dei funghi, finite coprendo con abbondante brodo vegetale o acqua.
Lasciate cuocere, poi frullate tutto - meno i funghi che avete da parte- .
Rimettete sul fuoco, unite i funghi, i maltagliati e aggiustate di sale.
Servite la zuppa molto calda, irrorate con olio crudo e accompagnatela con Parmigiano Reggiano grattugiato.
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Crostata alle tre mele caramellate e crumble alla cannella
Questa crostata è soffice dentro e croccante fuori, molto piacevole al palato. Il ripieno ha il gusto di tre varietà di mele ( Golden ...
Questa crostata è soffice dentro e croccante fuori, molto piacevole al palato.
Il ripieno ha il gusto di tre varietà di mele (
Golden Delicius,Renetta,Fuji)
fatte caramellare, e quel tocco in più è dato dal crumble con un intenso profumo di cannella.
Dolce perfetto per il tè del pomeriggio nelle giornate fredde invernali.
Pasta frolla per uno stampo di Ø 22-23 cm
270 g di farina
120 g di burro
110 g di zucchero a velo
50 g di tuorli
la punta di un cucchiaino di lievito
1 limone grattugiato
sale
1 cucchiaio di latte
Disponete su una spianatoia la farina a fontana mettendo al centro lo zucchero a velo, i tuorli, il burro a pezzetti, il sale, la buccia di limone grattugiata e il latte.
Cominciate a lavorare gli ingredienti con le mani, fino a quando l'impasto si sarà compattato.
Ponetelo in frigorifero avvolto con una pellicola e fatelo riposare per almeno 30 minuti.
Per il ripieno
1 mela Golden Delicius
2 mele Renetta o Canada
1 mela Fuji
1 cucchiaio di burro
80 g di zucchero
20 g di pinoli
30 g di uva sultanina
Rum
(peso delle mele pelate e tagliate sarà di circa 600 g)
Pelate e tagliate le mele a spicchi non troppo grossi.
Scaldate un tegame largo con poco zucchero, aspettate che si sciolga e caramelli un poco senza toccarlo con il cucchiaio di legno, quindi un poco alla volta, aggiungete dell'altro zucchero fino a quando tutto lo zucchero sarà sciolto e leggermente caramellato.
Aggiungete le mele (non tutte insieme altrimenti il caramello solidifica e potrebbe attaccare sul fondo), il burro e fate glassare 2 minuti.
Lasciate intiepidire, mescolate con le mele l'uvetta lavata, i pinoli e il rum.
Per il crumble alla cannella
100 g di farina
50 g di burro
50 g di zucchero
10 g di cannella in polvere
Amalgamate gli ingredienti e poneteli in frigorifero 30 minuti.
Con le mani formate dei grumi e poneteli su una carta da forno in attesa dell'utilizzo sulla torta.
Procedimento:
Infarinate la spianatoia, stendete la pasta frolla: foderate la tortiera
(e il bordo
)
imburrata e infarinata
.
Riempite lo stampo con le mele caramellate, se le mele risultassero troppo bagnate, sbriciolate dei savoiardi sul fondo della tortiera, coprite in modo regolare con il crumble alla cannella.
Infornate a 180°C per 30 minuti circa.
Lasciate raffreddare e spolverizzate con poco zucchero a velo.
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Torta trentina di latte e farina (Torta Simona)
Il titolo è un po' ingannevole non essendo un dolce, ma una torta salata da gustare a cena nelle serate d'inverno. La torta ...
Il titolo è un po' ingannevole non essendo un dolce, ma una torta salata da gustare a cena nelle serate d'inverno.
La torta è chiamata in vari modi, semplicemente torta di farina e in qualche vallata Torta Simona.
Ricetta contadina, tipicamente del Trentino, molto semplice per gli ingredienti e se accompagnata con buoni formaggi , cavolo cappuccio - come vi consiglio - oppure fagioli lessati e conditi, può diventare un leggero e delizioso piatto unico.
Per una teglia da forno antiaderente larga di
Ø
30-32 cm
Se vi piacesse più sottile, meglio mettere meno farina e latte.
Ingredienti per 3 - 4 persone
180 - 200 g di farina bianca
2 tuorli d'uovo (si può fare anche con un uovo intero)
400 g di latte circa
2 g di sale
poco olio di semi
Per accompagnare la torta
formaggio saporito
cavolo cappuccio
sale - pepe
olio extravergine di oliva
Accendete il forno a 200- 220 ° C
Frullate energicamente con una frusta (meglio con la planetaria) la farina, i tuorli, il latte; regolate di sale.
Il composto deve risultare ben omogeneo senza grumi, abbastanza liquido, ma non troppo.
Lasciate riposare coperto per qualche minuto.
Scaldate bene l'olio (bastano due cucchiai) nel tegame antiaderente e versate il composto. Mettete un filino di olio anche sopra e infornate nel forno già caldo, fino a quando sui bordi apparirà una crosticina appena dorata.
A questo punto, girate la torta con una paletta larga e infornate ancora qualche minuto.
Tagliate la torta con il coltello a spicchi.
Servite con cavolo cappuccio tagliato molto sottile e condito con olio extravergine di oliva e molto pepe e fette di formaggio saporito.
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Sbrisolona di noci e mandorle
Questa torta ha tanti nomi: " Sbrisolona " nel mantovano, " Torta di fregolotti " in Trentino, " Fregolotta o Sb...
Questa torta ha tanti nomi: "
Sbrisolona
" nel mantovano, "
Torta di fregolotti
" in Trentino, "
Fregolotta o Sbrisolotta
" in Veneto; in comune hanno la friabilità.
L'impasto, per l'assenza di liquidi, si sbriciola facilmente rendendo la torta facile alla rottura.
Infatti va spezzata con le mani e mangiata e gustata a piccoli pezzetti, meglio ancora con un bel calice di vino da meditazione.
Ingredienti per uno stampo Ø 30 cm e più
170 g di farina di frumento
150 g di farina di mais (
*
fumetto)
100 g di burro
150 g di zucchero
100 g di gherigli di noci
50 g di mandorle
scorza di limone grattugiata
3 tuorli d'uovo
vaniglia - sale
una spruzzata di rum
Mettete i gherigli di noci e le mandorle nel congelatore per qualche ora, (questo per poterle frullare più facilmente).
Frullate le noci e le mandorle insieme allo zucchero.
Mescolate le farine, mandorle e noci.
Disponete sulla spianatoia le farine a fontana, mettete al centro il burro a pezzetti, i tuorli, il limone grattugiato, il sale, la vaniglia e il rum.
Cominciate a lavorare con le mani evitando che la massa diventi omogenea ma a grumi.
Fate cadere a pioggia i piccoli grumi in una tortiera imburrata, abbastanza larga, (la torta deve risultare bassa).
Cuocete in forno caldo preriscaldato fino a quando sarà dorata.
*
Farina di mais a grana finissima
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Crostata frangipane all'arancia
Acquisto sempre cassette di agrumi non trattati, una parte per fare la marmellata e l'altra per il succo di arancia. Con queste ultim...
Acquisto sempre cassette di agrumi non trattati, una parte per fare la marmellata e l'altra per il succo di arancia. Con queste ultime tengo le bucce, le grattugio nello zucchero, ripongo in frigorifero e quando la quantità è sufficiente non mi resta che inventarmi un dolce con questo aroma.
L'arancio è buono dissetante e bello, ti regala un sapore inconfondibile e un colore solare.
Questa volta ho preparato una crostata al frangipane, con crema pasticcera sul fondo, tutto con sapore e profumo d'arancia.
Per uno stampo di Ø 20
Ingredienti per la pasta frolla
170 g di farina
2 tuorli
100 g di burro
sale
70 g di zucchero a velo
Sulla spianatoia disponete la farina a fontana.
Mettete nel centro lo zucchero a velo, i tuorli, il sale e il burro a tocchetti.
Lavorate gli ingredienti fino a quando otterrete un impasto ben amalgamato.
Avvolgete il panetto con una pellicola e ponete in frigorifero per 20 o meglio 30 minuti per riposare. Questo passo è molto importante per poter tirare facilmente la pasta frolla.
Ingredienti per il frangipane all'arancia
85 g di burro
85 g di zucchero a velo
6-7 scorze di arancia grattate
100 g di uova
85 g di farina di mandorle
30 g di farina bianca
20 g di succo di arancia
Montate il burro con lo zucchero a velo.
Unite le scorze di arancia grattugiate (
a questo proposito, prima di fare questi tipi di torta, mi faccio una scorta di scorzette grattugiate: prima di fare la spremuta, lavo bene la buccia e quindi la grattugio e la conservo nel frigorifero mescolata a un po' di zucchero in un contenitore con coperchio; importante usare arance non trattate
).
Incorporate le uova una per volta, la farina di mandorle e la farina bianca.
Impastate bene fino a quando il composto sarà uniforme (se il frangipane risultasse troppo denso mettete un po' di succo d'arancia).
Per la crema pasticcera all'arancia
1 scorza d'arancia grattugiata
100 g di latte
1 tuorlo
30 g di zucchero
10 g di fecola
Per fare la crema pasticcera uso il metodo di Montersino: montate il tuorlo con lo zucchero fino a quando il composto sarà ben montato e chiaro.
Aggiungete la scorza d'arancia e infine la fecola di patate.
Nel frattempo mettete a bollire il latte.
Quando il latte comincia a bollire unite velocemente l'uovo montato e fate cuocere per 1 minuto circa, mescolate con una frusta velocemente e spegnete.
Fate raffreddare e coprite la crema con pellicola e ponete in frigorifero.
Rivestite con la pasta frolla la tortiera, con un coltellino o con la rotella tagliate la pasta in eccesso.
Bucherellate il fondo con una forchetta.
Disponete sul fondo la crema pasticcera, livellate bene.
Coprite con il composto di frangipane e livellate di nuovo.
Infornate a 160° C con forno ventilato o 180°C per 25 – 35 minuti circa … dipenderà dal vostro forno.
Lasciate raffreddare prima di togliere la torta dallo stampo e guarnite con fettine di arancio e spolverizzate con zucchero a velo.
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Orecchiette con verze e ricotta di pecora
Con questo primo piatto ho voluto emulare la famosa ricetta delle orecchiette con le cime di rapa pugliesi. Ho usato invece la verza,...
Con questo primo piatto ho voluto emulare la famosa ricetta delle orecchiette con le cime di rapa pugliesi.
Ho usato invece la verza, la quale mi ha veramente convinto per il sapore e in abbinamento con l'aglio e peperoncino.
La cottura della verza assieme alla pasta, anziché passata in padella con olio, manterrà la verdura di un bel colore verde che darà brillantezza al piatto.
Per 2 persone
150 g di orecchiette
1/2 verza
1 peperoncino
1 spicchio di aglio
1 acciuga sotto sale
ricotta di pecora dura grattugiata e a scaglie
olio extravergine di oliva
Tagliate la verza a fette.
Nel frattempo mettete l'acqua a bollire con il sale.
In un tegame con olio, grattugiate l'aglio, unite il peperoncino e l'acciuga.
Fate passare leggermente l'aglio, diluite con un po' di acqua affinché l'aglio non bruci.
Aggiungete la ricotta grattugiata che non si scioglierà, ma si amalgamerà con la pasta in seguito.
Quando l'acqua per la pasta bollirà, buttateci le orecchiette e la verza.
Ultimata la cottura della pasta al dente, scolate, saltate le orecchiette con la verza nel tegame con acciuga e peperoncino.
Servite con scagliette di ricotta di pecora e un filo di olio extravergine di oliva.
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